Mercato digitale. Le nuove norme per la protezione dei consumatori online

Durante la ricerca di un prodotto online, le piattaforme dovranno fornire informazioni trasparenti sul modo in cui le offerte vengono classificate. In mancanza di ciò sono previste sanzioni fino al 4% del fatturato per pratiche commerciali scorrette transfrontaliere. Fare shopping online è semplice e veloce ma spesso non è trasparente. L’offerta proposta come irrinunciabile è davvero tale? Perché un prodotto viene classificato in alto nelle ricerche, perché è il migliore o perché quel post è pubblicizzato? Come ci si difende dal prezzo personalizzato, frutto di profilazione? Sono tante le sfide che si pongono a protezione dei consumatori.

Sabato 28 maggio entreranno in vigore tutte le disposizioni di attuazione emanate a livello nazionale per far fronte agli obblighi di recepimento nell’ordinamento italiano delle norme previste dalla direttiva “Better enforcement and modernisation” con lo scopo di modernizzare e adattare le regole dei consumatori all’era digitale, in costante evoluzione. Adottata nel novembre 2019 dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea, la direttiva prevede l’entrata in gioco di nuove regole volte ad aggiornare quegli strumenti fondamentali per affrontare le nuove sfide all’interno dei mercati digitali.

Per l’appunto, forniranno ai consumatori e alle autorità competenti strumenti più forti per far valere i loro diritti, come l’imposizione di sanzioni più severe o rimedi contro il danno. I consumatori, dunque, saranno protetti dalle pratiche sleali online e offline. Come ha sottolineato anche il Commissario per la Giustizia, Didier Reynders: “I consumatori europei hanno diritto ai più alti standard di protezione, e queste nuove regole stanno esattamente realizzando questo impegno”. Molte saranno le novità, come per esempio, la garanzia di ricevere informazioni più trasparenti sulle offerte da parte delle piattaforme durante la ricerca di un prodotto on-line; questo per evitare pratiche commerciali fuorvianti. Sarà, inoltre, rafforzata la possibilità di ricorrere ai rimedi individuali e alle sanzioni per le infrazioni transfrontaliere e verrà garantito un giusto risarcimento ai consumatori e una reale dissuasione per le imprese con comportamenti non corretti”.

La Commissione, quindi, continua a lavorare per garantire una legislazione pronta ad affrontare le sfide future. La Commissione ha anche pubblicato uno studio sui “modelli oscuri”, disegni di interfaccia volti a indurre i consumatori a compiere determinate scelte. È inoltre disponibile una scheda informativa con maggiori informazioni sui nuovi diritti introdotti dalla direttiva “Better enforcement and modernisation

Maggiori informazioni sulla direttiva: https://eur-lex.europa.eu/eli/dir/2019/2161/oj

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