La FIM CISL Bergamo ha dedicato il proprio consiglio generale al dramma dell’Ucraina. In collegamento da Kiev, Lesia Semenika, segretaria del sindacato “Industria e Energia Nucleare” dell’Ucraina, ha parlato ai colleghi bergamaschi. “Stiamo resistendo contro uno degli esercititi più grandi e armati del mondo – ha detto la sindacalista ucraina. Tra i volontari, tanti sindacalisti si stanno impegnando per aiutare popolazione nella difesa territoriale”.
La fotografia della distruzione e della paura che circonda ogni città e ogni paese sono emerse immediatamente nel racconto di Semenika. “Una testimonianza vera e senza filtri di chi sta vivendo questo dramma – ha detto Luca Nieri, segretario generale FIM CISL Bergamo -. Con questa iniziativa, vogliamo affermare la nostra solidarietà e vicinanza, ma anche offrire un ritorno di conoscenza diretta di quanto sta accadendo”.
“La tattica crudele attuata dall’esercito russo non permette alla gente di lasciare i territori. Il mio sindacato – ha continuato Semenika – organizza 54.000 iscritti in ucraina e 4 centrali nucleari attive. Cerchiamo di resistere, ma iniziamo a essere esausti: i nostri colleghi che sono a Chernobyl, occupata dai Russi, non accettano cibo dagli occupanti e rischiano ogni giorno. Possiamo contattarli tramite telefono e messaggi, con telefoni ancora non sequestrati. Tutto intorno alla centrale è stato distrutto. Siamo in ansia per i nostri colleghi”.
“Sono tre settimane che stiamo seguendo l’invasione da parte della Russia – ha concluso Nieri -. Una guerra che genera terrore al popolo ucraino e alla quale noi assistiamo a distanza. La guerra è una condizione che in una società civile dovrebbe essere bandita e cancellata dal vocabolario. Noi condanniamo senza se o senza ma… siamo contro la guerra, ma anche contro l’assedio e l’invasione del popolo ucraino”.
“Vorrei esprimere tutta la mia grande gratitudine nei confronti degli italiani – ha concluso Semenika – , che si prendono cura di donne e bambini fuggiti. Noi vinceremo. Abbiamo ancora tanta fiducia. Oggi vogliamo però salvare la vita dei nostri cittadini. Grazie di cuore alla CISL per il sostegno e la solidarietà. Un abbraccio”.