Maria Ferrante eletta nella Segreteria della Femca Lombardia

Maria Ferrante eletta nella Segreteria

Maria Ferrante, segretaria della categoria anche a Bergamo, è stata eletta nella segreteria regionale della FEMCA CISL Lombardia, che ha celebrato il proprio congresso in questi giorni a Cavenago Brianza, confermando Paolo Ronchi segretario generale e votando in segreteria anche Roberto Scarlatella. Ferrante, 45 anni, dal 2018  attiva nel sindacato di via Carnovali, dove, due anni dopo è entrata in segreteria,  chiede esplicitamente di “… trovare strumenti e creare presupposti perché la conciliazione dei tempi di vita e lavoro passi dall’essere solo una bella prospettiva alla condizione di realtà.  Oggi più che mai diventa necessario porre l’attenzione sulle politiche della famiglia a sostegno dell’occupazione femminile”.

Il settore tessile in provincia di Bergamo è composto da 1200 aziende, nella quale lavorano oltre 16.000 addetti. Di questi, il 75 % è manodopera femminile. Ai livelli apicali, troviamo solo l’8% di donne, mentre gli stipendi femminili valgono mediamente il 30% in meno. “È per questo – aggiunge la neo segretaria regionale della FEMCA CISL – che il sindacato deve lavorare a 360 gradi affinché le donne possano avviare un percorso di crescita professionale senza dover trascurare la propria vita personale”.

Quello del tessile e della moda è stato uno dei settori che l’emergenza sanitaria degli ultimi anni ha più pesantemente colpito. E ora rischia di perdere ulteriori colpi per l’impennata dei prezzi di materie prime e energia. Anche il comparto bergamasco ha pagato dazio al Covid, ma è soprattutto la quota femminile, quella maggioritaria nel dato occupazionale del settore, a essere ancora una volta la più penalizzata.

Purtroppo ancora nel 2022 – conclude Ferrante – ci ritroviamo con lo stesso dato occupazionale e retributivo che penalizza le donne, soprattutto nel settore tessile. dobbiamo darci delle priorità, perché le donne che lavorano in questo settore, fanno ancora fatica a raggiungere posizioni apicali, e non per mancanza di professionalità o capacità, ma perché hanno necessità di fare scelte diverse”.

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