Simone Alloni al vertice della Filca Cisl Bergamo. Con lui Anesa e Lamera

Simone Alloni al vertice della Filca

Alloni riconfermato al vertice della Filca Cisl Bergamo. Al Modernissimo di Nembro, il congresso della categoria che si occupa dei lavoratori dell’edilizia e delle aziende che producono materiali delle costruzioni ( sindacato con quasi 7000 iscritti) ha riconfermato il segretario uscente. Con lui, la fiducia è stata riconfermata anche alla “vecchia” segreteria composta da Giovanni Anesa e Massimo Lamera.

Una due giorni congressuali dove l’attenzione è stata posta, tra l’altro, sulla qualità dell’abitare questione attorno alla quale si è articolata una riflessione ampia, rimessa in discussione anche per colpa degli effetti generati dalla pandemia che talvolta ha costretto a fare i conti con un modello di “costruito” non adeguato sia in termini abitativi sia per la difficile connessione con i servizi di base. “Il nuovo modello dell’Abitare dentro l’attuale contesto bergamasco” è stato il tema su cui si sono confrontati, durante la prima giornata congressuale, sindacalisti, amministratori locali, esperti in nuovi materiali da costruzione e docenti universitari.

La centralità che assume il territorio nel determinare la qualità della vita – ha ribadito Alloni – porta alla necessità di una profonda riflessione sui processi di trasformazione urbana che hanno prodotto una progressiva erosione dei diritti sociali; pensiamo solo ai rapporti tra spazi urbani e i legami sociali, ai cambiamenti delle funzioni tradizionali, ai cambiamenti demografici della popolazione, alla transizione digitale, a quella ambientale. Di fronte a tali cambiamenti le città sono chiamate a modificarsi e riorganizzarsi in base a nuovi principi e a nuove logiche di sviluppo. In quest’ottica si aprono possibilità nuove che offrono l’opportunità di un’azione politica mirata a far si che la “questione urbana” diventi centrale nell’affrontare nuovi modelli di sviluppo economico-sociale” .

Per questo  il Congresso è stata l’occasione per sottolineare la necessità  di pianificare un progetto complessivo che permetta di rivitalizzare città e contesti urbani, anche in risposta a nuovi bisogni e al crescente disagio abitativo, componente fondamentale del più ampio disagio sociale del paese, drammaticamente emerso come punta di un iceberg in questa fase pandemica. “Occorre porsi la finalità – ha continuato Alloni – di migliorare sia la qualità degli insediamenti che il benessere sociale delle comunità, identificando interventi che mirino anche a soddisfare le esigenze ambientali, di inclusione, di protezione e promozione della salute delle persone. Nelle città, infatti, esistono criticità riguardanti lo stato del patrimonio edilizio, pubblico e privato, in chiave edilizia e funzionale, il riutilizzo di spazi e strutture dismesse, la riqualificazione di aree degradate (periferiche, ma non solo), la riconnessione funzionale tra parti di città, l’emergenza abitativa di fasce deboli di popolazione; si pone un problema di impronta ecologica impattante e di sostenibilità ambientale. Di conseguenza, politiche e investimenti nelle città rappresentano dei punti cardine nel processo di transizione verso resilienza e sviluppo sostenibile”. Le parole chiave sono “cambiamento culturale  facendo sistema nel rispetto dei valori”, dove anche il sindacato può decidere se fare la sua parte”.

La seconda giornata del Congresso è stata caratterizzata dal saluto del sindaco di Nembro Claudio Cancelli, dalla testimonianza di Don Matteo Cella (vicario parrocchiale di Nembro) e Valerio Poloni (presidente della Fondazione che gestisce la Rsa di Nembro) sul difficile periodo della prima ondata pandemica. Sono seguiti gli interventi dei delegati. Tanti i temi messi in evidenza: la cultura sindacale, la mission del delegato nel suo ruolo di rappresentanza, la sicurezza sul lavoro, il legame indissolubile tra persona e contrattazione, l’importanza strategica della formazione, la sostenibilità ecologica e il proselitismo tra i giovani. 

Prima delle votazioni c’è stata la riflessione del Segretario Generale della Cisl Bergamo Francesco Corna che ha rimarcato la presa di posizione della Cisl di ritenere sbagliata la scelta di Cgil e Uil di proclamare uno sciopero generale contro la manovra del governo (leggi il post sull’argomento).

 

 

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