Riforma fiscale. Più soldi in busta paga ai dipendenti

Riforma fiscale

Sul fisco serve una riforma complessiva che assicuri equità e flessibilità”. Francesco Corna, segretario generale CISL di Bergamo interviene nel dibattito che si sta tenendo riferito alla riforma fiscale, e punta il dito contro le disparità che già esistono nel sistema attuale a netto sfavore dei lavoratori dipendenti. Oggi un lavoratore dipendente paga rispetto a un titolare di partita IVA dall’8 al 26% in più, a seconda dei scaglioni cui i dipendenti sono soggetti. A parità di salario, con uno stipendio da 65mila euro (la quota che oggi è fissata per la flat tax) la differenza di tasse pagate è di oltre 11.000 €.

È una condizione ingiusta e inaccettabile – continua Corna – .Bisogna ridurre questa differenza prima di abbassare ulteriormente l’imposizione fiscale. Oggi i 390.000 dipendenti bergamaschi sono più penalizzati rispetto ai 92.000 autonomi che oggi beneficiano di un prelievo al 15% con una tassazione che raggiunge il 41%”. CISL Bergamo, insieme alle confederazioni di tutti i territori, ha avviato il proprio percorso di mobilitazione per tenere aperto un canale di comunicazione con il governo sulla legge di bilancio.

 “C’è qualche timido passo in avanti – osserva Corna –, ma sui due principali pilastri della manovra, ovvero fisco e pensioni, non ci siamo. È arrivato il momento di redistribuire il carico fiscale, alleggerendo il peso sul lavoro dipendente e sulle pensioni per rilanciare i consumi interni. La riduzione del cuneo fiscale deve essere il frutto di un accordo con le parti sociali e non una guerra a chi urla di più e deve andare a favore delle buste paga dei lavoratori dipendenti, che sono l’unica categoria che mai ha usufruito di una vera e propria, oltre che conveniente,  riforma fiscale. Su questo – conclude il segretario CISL di Bergamo – il governo deve dimostrare più coraggio”.

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