Gigi Bramaschi riconfermato alla guida della Fai Cisl Bergamo

Gigi Bramaschi riconfermato

Gigi Bramaschi viene riconfermato segretario generale della FAI CISL di Bergamo, la categoria che rappresenta i lavoratori agricoli e dell’industria alimentare con all’attivo (con un trend in crescendo) oltre 2000 iscritti. La riconferma è avvenuta al Congresso della categoria organizzato oggi 12 novembre 2021 nella sala conferenze della Vacherie di Brusaporto alla presenza, al tavolo dei lavori, di  Raffaella Buonaguro (Segretaria Nazionale Fai), Daniele Cavalleri (Segretario generale aggiunto della Fai Cisl Lombardia) e Francesco Corna (Segretario generale Cisl Bergamo). Con Bramaschi viene riconfermato in Segreteria Emilio Agosto. La new entry è rappresentata da Monica Magri, Rsu al Consorzio di Bonifica. Magri prende il testimone da Giovanni Locatelli che ha raggiunto il limite di mandati previsti dal regolamento della Cisl. Locatelli rimane comunque nella grande famiglia della Fai Cisl Bergamo come operatore politico.

Tre le parole chiave che sostanzieranno il lavoro della Fai Cisl Bergamo nei prossimi quattro anni: persona, lavoro e ambiente. La Fai Cisl di Bergamo riconferma con forza che farà di questi tre punti la propria mission sindacale cercando, come sempre, di essere “solo” un sindacato al servizio dei lavoratori e delle lavoratrici.  Momenti di commozione durante la lettura della relazione di fine mandato quando Gigi Bramaschi ha ricordato la figura Cavalli Gastone (scomparso a causa del Covid), attivista Fai nonché sindaco revisore il quale ha difeso e onorato con la sua presenza la Fai alla Sanpellegrino, insieme ai tanti colleghi oggi presenti. 

Bramaschi ha voluto citare durante l’assise congressuale un insegnamento dell’indimenticato Pierre Carniti: La Cisl e il sindacato ci hanno regalato cose inestimabili: formazione, imparare ad esprimerci, esercitare responsabilità, realizzare la nostra personalità. Un’avventura invidiabile. Ad un’intera generazione l’impegno sociale e sindacale è apparso più bello del denaro, del successo privato, dell’entrata nel mondo del censo e del potere tradizionali. Non ci può essere commiato da una scelta e da un destino che comunque anche domani ci terranno uniti nella vita sociale, nel fatto che preoccupazioni, tensioni, principi continueranno a legarci anche se distanti per ruoli e compiti diversi”.  

IL COMUNICATO

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