Si inasprisce la vertenza alla ACP Industries di Cividate al Piano

vertenza alla ACP Industrie

Si alza il livello della vertenza alla ACP Industries di Cividate al Piano. Dopo che l’azienda aveva “fatto filtrare” la possibilità di riprendere l’attività dopo quasi un anno di  inattività e di ricorso agli ammortizzatori sociali, FIM CISL ha avanzato poche e precise richieste a tutela dei circa 60 dipendenti, che attendono ancora il pagamento di numerose mensilità.

I lavoratori sono stremati dalla situazione di incertezza, stanchi dei continui rinvii e della inadeguata risposta aziendaledice Lorenzo Lego, di FIM CISL Bergamo -. Ribadiamo che l’azienda deve saldare le mensilità arretrate, regolarizzare i versamenti ai fondi complementari e i TFR ai lavoratori dimessi, saldare il premio pre-feriale del 2020 e riconoscere gli importi di assegni famigliari per l’anno2021.

“Se questo non avverrà entro 8 giorni da oggi – conclude il sindacalista -, i lavoratori ACP procederanno con l’apertura delle vertenze individuali necessarie per recuperare le spettanze dovute”.

L’azienda di Cividate al Piano, ancora in attesa di conoscere gli estremi del concordato su cui il Tribunale di Roma si deve esprimere, nei giorni scorsi ha fatto sapere di avere intenzione di riprendere la produzione, ferma ormai da marzo 2020, il prossimo 18 luglio. ACP Industries ha terminato la Cassa Covid a fine giugno e mantiene ancora in Ordinaria una cinquantina dei 60 dipendenti.

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