Ci sono cambiamenti per l’uso dei monopattini elettrici. Il boom di utilizzo per gli spostamenti (42mila in 30 città, Bergamo compresa) necessita di una più congrua regolamentazione. “Anche per Bergamo – precisa Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo – l’utilizzo massiccio di questi mezzi e la mancanza di regole porta a problemi di sicurezza sia per i pedoni che non si sentono sicuri sui marciapiedi, che per gli utilizzatori dei monopattini“.
Delle possibili novità, si è discusso nel primo incontro tra i vertici tecnici del Mims (Ministero infrastrutture e mobilità), i rappresentanti dell’Anci e le aziende di noleggio dei monopattini, nel corso del quale il ministero ha sottolineato l’esigenza di fare chiarezza sull’utilizzo di una nuova forma di mobilità che è esplosa durante la pandemia. Si punta ad una maggior sicurezza sulle strade e decoro urbano, evitando la sosta selvaggia dei mezzi sui marciapiedi.
Limiti di velocità e sicurezza
Durante l’incontro il focus ha riguardato: i limiti di velocità, il numero identificativo del mezzo, l’età minima per condurre il monopattino, i dispositivi per aumentare standard di sicurezza (segnalatori di direzione o controllo da remoto della velocità), ed ancora la necessità di individuare aree di sosta dedicate a quella, inversa, di creare “no parking areas” in specifici ambiti delle città di particolare pregio urbanistico e architettonico.
Soluzioni che comunque non dovranno frenare il diffondersi dell’utilizzo di questo mezzo. Per questo motivo, il Mims ha chiesto formalmente ai rappresentanti del settore di formulare proposte, basate sulle più interessanti esperienze internazionali e sui dati che caratterizzano questo nuovo fenomeno di mobilità urbana. Dal canto loro, le società di sharing hanno sottolineato la necessità di lavorare a regole equilibrate, tenuto conto anche del fatto che limiti di velocità troppo bassi posso esporre a rischi.
Profilazione degli utenti ed educazione all’utilizzo
Durante il meeting tutti d’accordo sull’importanza dell’educazione nell’utilizzo dei mezzi. I noleggiatori hanno evidenziato che – anche in base all’esperienza internazionale – dopo un iniziale periodo di utilizzo più “disordinato” dei mezzi, con il trascorrere dei mesi l’utenza tende ad acquisire uno stile più disciplinato. Il Ministero sta pensando a meccanismi di registrazione e profilazione degli utenti che incorporino tutorial e contenuti educativi riguardo alle modalità di guida. Il tavolo si riaggiornerà tra due settimane, in attesa che le società forniscano un documento unitario con le proposte per migliorare il servizio, da valutare assieme ai tecnici dei Comuni e dell’Anci con l’obiettivo di giungere ad un “patto” tra istituzioni e fornitori di sharing.