Agricoli ancora in piazza per i ristori. Venerdì 30 aprile sciopero e presidio a Brescia

Agricoli ancora in piazza per i ristori

Già a inizio aprile avevano manifestato la loro delusione con un presidio di fronte alla Prefettura di Bergamo per essere stati “ancora una volta dimenticati dai decreti del governo e dai relativi ristori”. Ora per i lavoratori stagionali dell’agricoltura,  i florovivaisti, i forestali e gli addetti degli agriturismi (a Bergamo e in provincia gli addetti di questi settori sono circa 5.000), è il momento dello sciopero. FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL tornano a denunciare il disagio di questi lavoratori per essere stati esclusi dal Decreto Sostegni e da ogni tipo di ristoro e proclamano una mobilitazione di 8 ore per venerdì 30 aprile.

In Lombardia si terrà, per tutti i territori, anche un presidio di protesta in Piazza della Vittoria a Brescia dalle 9.30 alle 12.30.

Il Decreto Sostegni riconosce un’indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali a tempo determinato e di importo variabile per altre categorie, ma come i precedenti decreti non prevede alcun ristoro per i lavoratori agricoli, malgrado abbiano subito le perdite di cospicue giornate di lavoro a causa dell’emergenza Covid 19spiega Gianluigi Bramaschi, segretario generale FAI CISL di Bergamo -. Inoltre i lavoratori in legge 240, inquadrati nel settore agricolo, sono esclusi dalla Naspi, la disoccupazione, e quindi ancora una volta sono soggetti discriminati. Pertanto chiediamo anche per loro il riconoscimento di tale ammortizzatore sociale. Se non si troveranno risposte positive alle giuste richieste dei lavoratori agricoli nelle prossime settimane, torneremo a mobilitarci”.

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