Un contratto utile per la ripartenza. Assemblee metalmeccaniche in provincia

Entro il 15 aprile, in tutti gli stabilimenti che riconoscono il contratto di Federmeccanica, i lavoratori saranno chiamati a esprimersi sull’accordo di CCNL che FIM FIOM UILM hanno firmato a fine febbraio. In questi giorni, nelle maggiori fabbriche della provincia si stanno svolgendo le assemblee per presentarne i contenuti. Oggi, alla Brembo di Curno, uno dei centro maggiori, con 1500 dipendenti, i segretari nazionali di FIM FIOM e UILM hanno condotto gli incontri con i lavoratori. Ferdinando Uliano, Francesca Re David e Rocco Palombella si sono alternati per raccontare come, dopo oltre un anno di negoziato e mesi di trattativa, si sia chiuso positivamente il rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici

Siamo impegnati in un sforzo importante per presentare il CCNLdice Luca Nieri, segretario generale FIM CISL Bergamo -. Un vero e proprio tour de force, ma indispensabile, e per noi anche dovuto, per portare a tutti i lavoratori conoscenza di quanto ottenuto dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici. Da giorni incontriamo assemblee partecipare e abbiamo trovato un forte consenso da parte dei lavoratori che apprezzano lo sforzo messo in campo e i risultati, soprattutto negli aspetti fondamentali e importanti, come quelli riguardanti la formazione continua, che servono oltre che a garantire il futuro a guardare verso il futuro e puntano a far crescere competenze e professionalità, oltre alla competitività delle aziende”.

Un contratto importantissimo perché punta a far ripartire l’industria metalmeccanica premiando il valore del lavoro – sottolinea Ferdinando Uliano, segretario nazionale dei metalmeccanici CISL –. Un importante passo avanti per dare stabilità alle relazioni sindacali, in un contesto oggettivamente difficile: se non avessimo avuto il CCNL la situazione metalmeccanici sarebbe stata conflittuale e non certo utile alla ripresa che speriamo inizi a concretizzarsi. È un contrato che prevede normative fortemente riformatrici,  a partire dall’inquadramento professionale, che può aiutare nei contesti lavorativi; abbiamo ottenuto un inaspettato risultato economico, ben oltre l’inflazione, con un incremento di 112 € mensili, pari al 6,15%, facendo pagare quanto i metalmeccanici in questi anni hanno dato senza che venisse riconosciuto il contributo della loro  professionalità”.

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