Accordo per l’artigianato. Welfare, sanità e formazione

Accordo per l’artigianato

Siglata l’intesa tra CGIL CISL UIL e mondo dell’artigianato. Continuità contrattuale, anche durante la scadenza di contratti precedenti; promozione su tutto il territorio nazionale della pratica della contrattazione di secondo livello; conferma del ruolo di autorità salariale del CCNL e rafforzamento del sistema bilaterale di welfare con particolare attenzione alla formazione, alla solidarietà bilaterale, alla sanità integrativa, e alla previdenza complementare. Sono questi i punti fondamentali dell’accordo interconfederale che CGIL, CISL, UIL hanno firmato con Confartigianato imprese, CNA, Casartigiani, CLAAI.

A Bergamo l’intesa riguarda oltre 7.672 aziende e 33.669 lavoratori, impegnati soprattutto nel campo del contratto di Metalmeccanica (quasi la metà), edilizia, legno, lapidei, estetica e parrucchieri.

Un accordo importante che rilancia l’azione contrattuale nel mondo dell’artigianato – precisa Danilo Mazzola segretario CISL Bergamo -, riconfermando i due livelli di contrattazione (nazionale e regionale)e implementa il processo di razionalizzazione degli  assetti contrattuali suddivisi per quattro grandi aree. Importante, in quanto nella nostra provincia la presenza di oltre 7 mila imprese con più di 30 mila addetti segna una realtà occupazionale ed economica che non va sottovalutata”.

“È auspicabile e necessario – conclude Mazzola – che si vada speditamente verso i rinnovi dei CCNL ad oggi tutti scaduti e del contratto integrativo regionale che i lavoratori dell’artigianato attendono da anni. Per quanto riguarda i trattamenti economici saranno stabiliti utilizzando il parametro IPCA, depurato dai prezzi dei prodotti energetici come comunicato dall’ISTA a maggio di ogni anno, e prendendo a riferimento anche l’andamento del settore”

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