Giovedì 19 novembre scatta lo stato di agitazione dei dipendenti di Enel Distribuzione che culminerà con lo sciopero di 4 ore, dopo che, dal 23 ottobre e fino al 21 novembre, FILCTEM CGIL, FLAEI CISL e UILTEC UIL hanno deciso il blocco degli straordinari, dei lavori programmati e delle ore viaggio. Le ragioni dello sciopero, si legge in una nota diffusa dalla segreteria bergamasca di FLAEI CISL, sono da ricondurre “alla volontà aziendale di esternalizzare le manovre di esercizio della rete elettrica di media tensione, e all’intenzione dell’azienda di modificare l’organizzazione del servizio di reperibilità, estendendo l’attività ad ambiti operativi molto ampi nel territorio, con la conseguenza di una forte dilatazione dei tempi di intervento su guasto, elemento fondamentale della qualità del servizio”.
Da tempo le Organizzazioni Sindacali di CGIL CISL UIL del Gruppo Enel sollecitano i vertici dell’azienda intorno alla necessità di investimenti per il miglioramento e consolidamento della rete elettrica, infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della regione soprattutto se si considera l’ingresso nella fase di transizione energetica con la chiusura delle centrali a carbone e la presenza di produzione più distribuita (da fonti rinnovabili). Inoltre, viene sollevata l’importanza e la necessità inderogabile di presidiare e consolidare la presenza nel territorio attraverso il potenziamento degli organici.
La situazione in Lombardia è critica. In un decennio le risorse operative, tecnici e operativi, nel presidio del territorio sono diminuite di circa il 40%. Anche le aree impiegatizie sono in forte sofferenza. In provincia di Bergamo, sono attualmente attivi 150 dipendenti, impiegati a gestire la rete elettrica di 244 comuni, ridotti negli ultimi anni da uscite di pensionamenti e rimpiazzati solo in parte.
“Riteniamo – prosegue la nota sindacale – che le volontà aziendali, coniugate ai mancati interventi sul versante occupazionale, siano profondamente rischiose per E-Distribuzione che detiene la responsabilità della gestione del servizio di distribuzione elettrica nazionale, e che Enel debba assicurare le migliori e più favorevoli condizioni per il processo di transizione e di trasformazione energetica del paese e la ripartenza del sistema paese e non possa perdere la vocazione industriale oltre che il know how interno”.
“Pur in regime di sciopero – avvisano dalla segreteria FLAEI CISL Bergamo -, il personale di ENEL Distribuzione continuerà a garantire con professionalità e grande responsabilità l’esercizio della rete, la sicurezza degli impianti, la rialimentazione e il ripristino del servizio in caso di guasti, con particolare attenzione a tutte le criticità anche legate all’attuale emergenza sanitaria”.