Immigrazione, pronto il Decreto Flussi 2020

In Gazzetta Ufficiale del 13 ottobre 2020 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) concernente la programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2020. Il documento autorizza 30.850 nuovi ingressi di cittadini extracomunitari nel nostro Paese, di cui:

  • 18000 per motivi di lavoro stagionale
  • 6150 per conversione di permesso di soggiorno per coloro che sono già in Italia.

Gli ingressi sono suddivisi secondo la seguente ripartizione:

  • 100 quote riservate a cittadini non comunitari che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi di origine;
  • 100 quote riservate per lavoro subordinato non stagionale e autonomo a cittadini di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori, fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Venezuela;
  • 6000 quote riservate per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e del turistico alberghiero a cittadini provenienti da Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria, così ripartiti:
  1. 4500 quote riservate a cittadini provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo,    Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina;
  2. 1500 quote riservate a cittadini provenienti da Paesi con i quali nel corso dell’anno entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria;
  • 500 quote riservate per lavoro autonomo a cittadini stranieri appartenenti alle seguenti categorie: “imprenditori che intendono attuare un piano di investimento di interesse per l’economia italiana che preveda l’impiego di risorse proprie non inferiori a 500 mila euro e proveniente da fonti lecite, nonché la creazione almeno di tre nuovi posti di lavoro; liberi professionisti che intendono esercitare professioni regolamentate o vigilate, oppure non regolamentate ma rappresentate a livello nazionale da associazioni iscritte in elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni; titolari di cariche societarie di amministrazione o di controllo espressamente previsti dal decreto interministeriale 11 maggio 2011, n.850; artisti di chiara fama o di alta e nota qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici o privati, in presenza dei requisiti espressamente previsti dal decreto interministeriale 11 maggio 2011, n.850; cittadini stranieri che intendono costituire  imprese “start-up innovative” ai sensi  della legge 17 dicembre 2012 n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla stessa legge e che sono titolari di un rapporto di lavoro di natura autonoma con l’impresa”
  • 18000 quote per lavoro stagionale riservate ai cittadini provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Repubblica di Corea, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia e Ucraina.

Si chiarisce che nel computo è ricompresa una quota di 1000 unità destinata a cittadini non comunitari, provenienti dai suddetti Paesi, che nel quinquennio precedente abbiano già fatto ingresso in Italia almeno una volta per motivi di lavoro stagionale.

Le conversioni sono invece così ripartite:

  • 4.060 conversioni da permesso per lavoro stagionale a permesso di soggiorno per lavoro subordinato;
  • 1.500 conversioni da permessi per studio, tirocinio e/o formazione professionale a permessi di soggiorno per lavoro subordinato;
  • 200 conversioni da permessi Ue per lungo soggiornanti rilasciati da altri stati europei a permessi di soggiorno per lavoro subordinato;
  • 370 conversioni da permessi per studio, tirocinio e/o formazione professionale a permessi di soggiorno per lavoro autonomo;
  • 20 conversioni da permessi Ue per lungo soggiornanti rilasciati da altri stati europei a permessi di soggiorno per lavoro autonomo.

Si chiarisce che le quote afferenti alle conversioni dei permessi per lavoro autonomo e subordinato saranno ripartite a livello regionale sulla base delle istanze che saranno presentate agli Sportelli Unici. Qualora tali quote non vengano utilizzate saranno successivamente ripartite sulla base dei reali fabbisogni riscontrati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Da quando sono ammesse le istanze?
A partire dalle ore 9.00 del giorno 13 ottobre, sul portale https://nullaostalavoro.dlci.interno.it sarà disponibile l’applicativo per il pre-caricamento delle istanze, che potranno essere spedite:

  • a partire dalle ore 9.00 del 22 ottobre per i lavoratori non stagionali
  • a partire dalle ore 9.00 del 27 ottobre per i lavoratori stagionali

Per accedere al sistema e alla relativa modulistica è necessario essere in possesso di un identità Digitale (Spid): le istanze potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2020 e saranno trattate in funzione dell’ordine di arrivo cronologico. Per la modulistica da presentare vi invitiamo a fare riferimento al nostro ufficio Anolf.

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