Nuova agitazione all’Ospedale di Treviglio per il taglio agli stipendi

Ci risiamo. Nonostante tutto, le cattive abitudini stentano a estinguersi”. FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTRASPORTI UIL di Bergamo si ritrovano, a distanza di un anno, a ripetere concetti che si pensava la pandemia e quanto successo negli ultimi mesi avessero definitivamente cancellato. E invece, alla Azienda Ospedaliera di Treviglio il cambio di appalto delle pulizie comporta un taglio delle ore alle dipendenti con conseguente riduzione dello stipendio in media del 19%.

Eppure – dicono le lavoratrici di Markas, che ha riottenuto l’appalto dall’ASST Bergamo Ovest-, puliremo gli stessi reparti, spolvereremo gli stessi arredi, disinfetteremo gli stessi ambienti con la solita cura, la solita attenzione e la solita dedizione. Peccato che lo stipendio non sia almeno lo stesso….”.

Ad ogni cambio appalto ci ritroviamo alle stesse condizionidicono Aronne Mangili, Claudia Belotti e Giacomo Ricciardi che per FILCAMS, FISASCAT e UILTRASPORTI seguono la vertenza -: l’azienda ospedaliera taglia le risorse, ma pretende lo stesso servizio. L’azienda che vince l’appalto taglia le ore, ma chiede lo stesso impegno alle lavoratrici che alla fine sono le sole a rimetterci, oltre al fatto che la qualità del prodotto non potrà giocoforza essere la stessa, nonostante la loro abnegazione. Con l’azienda Bergamo Ovest la discussione è aperta da anni,  ma la risposta è sempre la stessa. Ora chiediamo che il cambio d’appalto non comporti alcuna riduzione oraria,  anche solo per riconoscenza verso chi, nel periodo più buio dell’ultimo anno, ha affrontato l’emergenza con determinazione, mettendosi in prima linea con dedizione e cura tutelando la salute dei degenti”.

Le categorie di CGIL CISL UIL stanno studiando il programma delle agitazioni che saranno messe in atto per sostenere le richieste delle lavoratrici. “Ci hanno chiamato anche eroine  – concludono le lavoratrici di Treviglio nel volantino affisso nelle bacheche sindacali -. Non vogliamo essere eroine, vogliamo lavorare con dignità e considerazione”.

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