Sono 1994 gli insegnanti che saranno assunti a tempo indeterminato entro la fine del mese di agosto. Numero divulgato dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo. Nel dettaglio entreranno di ruolo nelle scuole bergamasche: 32 maestre della scuola dell’infanzia, di cui 5 specializzate nel sostegno; 472 maestre della scuola primaria, di cui 221 specializzate nel sostegno; 1.490 docenti delle classi di concorso della scuola secondaria di primo e secondo grado, di cui 309 specializzati nel sostegno per la secondaria di primo grado e 97 specializzati nel sostegno per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado.
I docenti saranno individuati dalle Graduatorie di Merito, dove sono inseriti tutti coloro che hanno vinto un concorso pubblico per la scuola negli ultimi anni, e dalle Graduatorie a Esaurimento (Gae), molte delle quali però sono già esaurite. Pertanto, in quei casi, le assunzioni in ruolo verranno fatte solo tra i vincitori di concorso.
«Si tratta – spiega Salvo Inglima, segretario Cisl Scuola Bergamo – delle assunzioni che ogni anno vengono autorizzate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e che vengono effettuate per coprire annualmente i posti liberi e vacanti, quelli che vengono lasciati tali, per esempio, anche dai pensionamenti. Il dato numerico di quest’anno è in linea con quello degli altri anni, la procedura è quella già consolidata: prima i vincitori di concorso possono scegliere la provincia (le graduatorie dei concorsi sono su base regionale), poi, entro il 31 agosto, viene chiesto loro di fare anche la scelta della sede. Agli iscritti nelle Gae, che sono graduatorie provinciali, viene chiesta direttamente la sede. Entro il 31 agosto avviene la conferma dell’assunzione in ruolo. La prima fase della procedura, quella che prevedeva l’individuazione da parte del candidato della provincia per l’assunzione, è stata fatta online; sulla base di precedenti indicazioni dell’Ufficio Scolastico Territoriale crediamo che la scelta della sede potrà essere invece fatta in presenza. Ovviamente con le dovute precauzioni».
«Le peculiarità quest’anno – aggiunge – sono da ricercare nelle Gae dell’infanzia e della primaria, dove si trovano ancora molti docenti inseriti con riserva: si tratta ancora di diplomati magistrali che non hanno ancora avuto la sentenza di merito. Questi insegnanti rifiutano il posto che viene offerto loro tramite questa graduatoria per accettare quello che invece possono avere tramite il concorso: molti di loro infatti hanno partecipato al concorso straordinario per l’infanzia e la primaria e verranno assunti seguendo questa strada».
Per infanzia e primaria quindi le graduatorie da concorso sono cospicue, ma per altre classi di concorso la situazione è più problematica: si tratta del sostegno e di alcune materie nella scuola secondaria (come matematica e fisica) che storicamente non registrano molti iscritti. “Terminata questa procedura – spiega Inglima – si procederà poi con l’individuazione dei supplenti. La novità dell’anno è stata quella delle Graduatorie provinciali (GPS): in questo momento le scuole polo stanno validando le domande pervenute nella Bergamasca: si tratta di più di 26 mila richieste di inserimento in graduatoria. Al termine delle procedure di assunzione a tempo indeterminato le scuole dovranno individuare i supplenti. In questo momento non possiamo sapere quanti saranno: il loro numero deriva da più elementi. Prima di tutto le assunzioni in ruolo non coprono tutti i posti liberi e vacanti, ma solo la quota autorizzata dal Ministero, quindi restano posti vacanti da assegnare con contratto fino al 31 agosto. In più ci sono tutti i posti rimasti liberi a seguito delle assegnazioni provvisoria e delle utilizzazioni. Infine le casistiche di supplenze che vengono costituite da spezzoni orari provenienti da scuole diverse, da maternità o da congedi straordinari. Quest’anno i tempi saranno più lunghi: avremo questi numeri per i primi di settembre».
“Infine – conclude Inglima – c’è il capitolo organico aggiuntivo, quello dato in più per l’emergenza. Abbiamo fatto una stima a livello provinciale di quanto personale potrà arrivare a Bergamo: si tratterà , secondo i nostri calcoli, di un collaboratore scolastico e tre docenti per ogni scuola. Numeri che, rispetto alle necessità degli istituti, sono assolutamente insufficienti».