Richieste Adiconsum a MEF, ABI e CONSOB per fronteggiare il Coronavirus

Le richieste di Adiconsum a MEF, ABI e CONSOB

Le ricadute dell’effetto Coronavisus anche sulla condizione economica delle famiglie, rischiano di aggravare la già preoccupante situazione sanitaria. È per questo che ADICONSUM, fin dai primi giorni del manifestarsi dell’emergenza, ha sollecitato le istituzioni per agevolare e rendere meno pesanti le condizioni di vita dei cittadini-consumatori.

Al MEF (Ministero dell’Economia), è stata sollecitata l’introduzione di un provvedimento finalizzato a concedere più tempo (almeno 3 mesi oltre l’attuale scadenza del 18 aprile), ai risparmiatori danneggiati dalle banche messe in liquidazione per fare domanda al Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR). A Bergamo sono più di 200 le pratiche aperte da ADICONSUM.

Ad ABI (Associazione bancaria italiana), è stato richiesto di rinnovare e semplificare la possibilità di chiedere la sospensione delle rate dei mutui prima casa e dei prestiti, utilizzando il Fondo di solidarietà “Gasparrini” che prevede la sospensione delle stesse fino a 18 mesi.

All’Autorità di Vigilanza (CONSOB), è stato inoltre richiesto di assumere le necessarie iniziative atte a inibire le speculazioni sui nostri mercati, attuate attraverso le vendite allo scoperto di ordini dati su titoli che non si possiedono, intervenendo anche presso l’Autorità europea Esma, al fine di avviare un coordinamento per la gestione della crisi che sta investendo le piazze europee con l’emergenza Covid-19.

Nel frattempo, l’Autorità per l’energia (Arera) ha bloccato i distacchi per morosità di elettricità, gas e acqua fino al 3 aprile, per famiglie e piccole imprese. In questo modo,  Arera vuole contrastare l’emergenza legata all’epidemia Covid-19 e le sue ripercussioni sul piano sociale. La deliberazione prevede che le procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas naturale e acqua per morosità, nonché le clausole contrattuali relative alla sospensione o all’interruzione della fornitura dei gas diversi dal naturale distribuiti a mezzo di rete urbana non si applichino per tutto il periodo dell’emergenza.

Inoltre, viene costituito presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali un apposito conto di gestione in relazione alle straordinarie esigenze di immediata disponibilità di risorse finanziarie per garantire, nella fase di emergenza in corso, la sostenibilità degli interventi a favore dei clienti finali dei settori elettrico, gas e degli utenti finali del settore idrico.

Siamo naturalmente d’accordo su questo provvedimento dice Mina Busi, presidente di ADICONSUM Bergamo – , ma il problema è solo rinviato, se non si prevedrà una sorta di sanatoria. Naturalmente, anche  a Bergamo abbiamo una ventina di  situazioni di morosità: si tratta di persone in difficoltà economica soprattutto per problemi relativi al lavoro, ma anche di situazioni di fatturazioni esorbitanti verosimilmente per errori di lettura. Peraltro capita che le pratiche già concordate con Arera vengano messe in discussione dal gestore richiedendo pagamenti già effettuati”.

È necessario inoltre  – conclude Busi –ridurre gli oneri di sistema per aiutare le famiglie che in questo periodo in cui  si è costretti a stare a casa, vedranno naturalmente aumentare i consumi”.

Potrebbe piacerti anche

Archivi

Categorie

Tags: ,

Altri post simili