Al grido Invisibili No!, 300 pensionati bergamaschi a Roma

Alla manifestazione unitaria dei pensionati  “Invisibili No!” organizzata a Roma, Bergamo era presente con circa 300 persone, partite dal capoluogo orobico con vari mezzi (pullman, treno e auto private) per raggiungere la capitale. L’obiettivo era manifestare a favore di una legge nazionale sulla non autosufficienza, di una vera rivalutazione delle pensioni, di tasse più basse e per contribuire a migliorare le condizioni di vita dei pensionati, degli anziani e di tutte le persone non autosufficienti. 

Il Segretario generale della Fnp Cisl, Gigi Bonfanti, è intervenuto dal palco al Circo Massimo, con la quale si è chiusa la settimana di mobilitazione “contro il governo”. “Continuiamo quello che abbiamo iniziato a piazza San Giovanni e da domani occuperemo le zone limitrofe di Camera e Senato, e le piazze d’Italia, per continuare la nostra battaglia per la dignità dei pensionati. Avremo dei presidi durante tutto il percorso della finanziaria. Chiediamo la rivalutazione delle pensioni, una ridiscussione sul carico fiscale delle pensioni. Siamo l’unico paese dove pensioni di 2000 euro lorde pagano il 20 per cento di tasse“. 

La società sta invecchiando sempre di più e avrà nuovi bisogni, quindi chiediamo che diventino centrali alcuni temi che non possono essere rimandati – ha precisato Caterina Delasa, Segretaria generale Fnp Cisl Bergamo. – Per questo siamo stati in piazza, perché il 90% dei pensionati ha perso potere d’acquisto, e ci sono 3 milioni di anziani che hanno in carico nel proprio nucleo familiare una persona non autosufficiente. Per questo chiediamo il ripristino di un sistema di rivalutazione equo che tuteli il potere d’acquisto delle pensioni, e per avere un regime fiscale accettabile, visto che i pensionati sono fra i contribuenti che pagano più di tutti, insieme ai lavoratori dipendenti”.

I 321 mila pensionati di Bergamo prendono mediamente poco più di mille euro al mese, ma nonostante l’esiguità dell’assegno rappresentano il primo welfare familiare della provincia: aldilà del lavoro di baby sitter, di cuochi, di “portinai”, infatti, spesso i pensionati aiutano anche con la spesa, con il pagamento delle bollette, a volte con aiuti economici importanti.

La legge di bilancio presentata dall’attuale Governo ancora una volta non affronta e non risolve le tante questioni che riguardano milioni di pensionati e di pensionate contenute nella piattaforma che da tempo portiamo avanti unitariamente –  ha continuato Delasa -. È quindi assolutamente necessario far sentire la nostra voceC’è il rischio che a forza di ridurre il potere d’acquisto delle pensioni e anche dei salari si vada verso un progressivo impoverimento, che potrebbe far saltare questa forma di welfare familiare aprendo una potenziale conflitto generazionale di cui il paese non ha sicuramente bisogno”.

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