Francesco Corna sulla congiuntura del 3° trimestre a Bergamo

congiuntura del 3° trimestre a Bergamo

La produzione industriale arranca e anche nell’ultima rilevazione registra un dato sostanzialmente negativo, anche se con un piccolo rimbalzo, che di fatto limita le perdite rispetto allo scorso anno. È l’ennesima conferma di uno smottamento che, amplificato dalle contingenze di mercato, ha profonde ragioni strutturali. La prima e più importante è la mancanza di investimenti pubblici adeguati e l’assenza di una visione nuova di politica industriale.

Il calo della produzione industriale orobica a settembre è un nuovo ulteriore indizio dell’incidenza  del rallentamento della Germania e dell’Europa che sono gli sbocchi principali del nostro export, in particolare del settore della meccanica e dell’automotive.

Le prospettive a breve termine sono incerte e richiederebbero politiche di investimento atte a sostenere una seria politica industriale e investimenti in infrastrutture. Le recenti iniziative territoriali, sostenute da tutti i rappresentanti politici locali e regionali, come la Teb2, il treno per Orio e le proposte di collegamento del sistema aeroportuale lombardo con un collegamento Bergamo e Milano vanno nella giusta direzione.

Certo la confusione politica nazionale non aiuta. La vicenda Ilva è emblematica: decisioni contraddittorie e strategie confuse che contrappongono produzione e ambiente non favoriscono di certo gli investimenti e la creazione di  lavoro. 


Francesco Corna, Segretario generale Cisl Bergamo

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