Sono circa 500 i lavoratori del Gruppo Italcementi della provincia di Bergamo coinvolti nel rinnovo del Premio di Risultato aziendale, tra sede centrale, cementifici di Calusco d’Adda e di Tavernola Bergamasca e Calcestruzzi spa di Bergamo. L’accordo raggiunto ieri nella sede di Federmaco a Roma reintroduce per il periodo 2019/2021 un importante elemento della retribuzione, che complessivamente interessa circa 1.730 dipendenti.
“Dopo anni di sacrifici derivanti dalla pesante ristrutturazione seguita all’acquisizione del gruppo da parte di HeildebergCement, ci sembra un segnale positivo il fatto che si torni a redistribuire ai lavoratori parte dei risultati aziendali – hanno dichiarato Giuseppe Mancin (Feneal Uil Bergamo), Simone Alloni (Filca Cisl Bergamo) e Luciana Fratus (Fillea Cgil Bergamo) -. Non era scontato raggiungere un’intesa che tenesse insieme tutto il gruppo Italcementi nonostante le specificità dei vari stabilimenti”.
Con l’istituzione del premio di risultato si completa l’articolazione contrattuale di Italcementi, dopo gli accordi del 27 giugno e del 19 novembre 2018 che avevano definito la parte normativa. L’accordo ha il merito di unificare anche economicamente tutti i siti produttivi e la sede di Bergamo, e consente di raggiungere il corretto equilibrio tra le dinamiche del Gruppo e le specificità dei siti.
Il premio è articolato su 5 punti. Ad ogni parametro corrisponde una scala di erogazione, consistente in un numero di punti il cui valore unitario è pari a 18 euro. In base all’andamento economico e produttivo sia del gruppo che del singolo sito, il sistema eroga il premio di risultato.
Nell’accordo si è definita l’istituzione della banca ore solidale su base volontaria del lavoratore, a cui l’azienda aggiungerà le stesse ore che il lavoratore ha deciso di devolvere in solidarietà ai propri compagni di lavoro. Inoltre, l’accordo armonizza il sistema di indennità di mensa introducendo per tutti i lavoratori una carta elettronica del valore economico di 7 euro.
Infine, nel testo si chiede un coinvolgimento sempre maggiore dei lavoratori anche attraverso la realizzazione di programmi partecipativi. Il Coordinamento nazionale delle RSU e le segreterie nazionali delle tre categorie hanno espresso “un giudizio positivo sull’intesa, perché supera la logica delle politiche negoziali difensive nel gruppo e riprende l’erogazione di un salario strutturale”. La trattativa, iniziata nel 2014 con la presentazione della piattaforma, si era interrotta con il processo di riorganizzazione di Italcementi a seguito della vendita al Gruppo Heidelberg, ed era poi ripresa nel 2018.
La parola ora passa ai 1.730 lavoratori che entro venerdì 29 novembre dovranno svolgere le assemblee e votare l’ipotesi di accordo.