Gli infortuni sul lavoro non sono una fatalità

69ª Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro
Domenica mattina alla Casa del Giovane si è svolta la celebrazioni della 69ª Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Un appuntamento che ha rimarcato con forza la necessità di moltiplicare gli sforzi sulla prevenzione nonché i controlli nelle aziende per contrastare la piaga degli infortuni (purtroppo anche mortali) che avvengono nei luoghi di lavoro. I morti bergamaschi dall’inizio dell’anno sono già 17 (di questi 5 in itinere, cioè sulla strada casa-lavoro) e le denunce d’infortunio da gennaio ad agosto 9.015.

Numeri difficili da accettare sui quali è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato a Palermo durante l’appuntamento nazionale della Giornata: “La sicurezza di chi lavora è una priorità sociale. Non possiamo accettare passivamente le tragedie che continuiamo ad avere di fronte. Bisogna saper reagire e serve un’azione continua, rigorosa, di prevenzione“. 

Da Bergamo Luigi Feliciani, presidente provinciale dell’Anmil, ha ribadito che accanto a prevenzione e controllo c’è da insistere ancora di più sulla cultura del rischio, che sembra mancare soprattutto nelle piccole e medie aziende. Presente alla manifestazione il Segretario Generale Cisl Bergamo Francesco Corna e il segretario Cisl Bergamo Danilo Mazzola con delega alla Sicurezza. 

Occorre smarcarsi – ha detto Corna – da un inquadramento fatalistico della questione degli infortuni sul lavoro. Laddove i presidi di sicurezza sono garantiti e applicati l’infortunio non capita“.  Corna ha accennato alla questione delle risorse destinate alla prevenzione: le risorse tolte all’Inail e la necessità di un rafforzamento degli ispettori. Nelle realtà del piccole medie imprese il Segretario Generale Cisl ha evidenziato il ruolo strategico che possono assumere i “facilitori della sicurezza” inseriti in un’azione comune coordinata dagli enti bilaterali. “Si tratta di una figura strategica all’interno dell’azienda – ha precisato Corna –  elemento chiave di promozione di una cultura della sicurezza in azienda.  Non solo esamina le resistenze che non fanno sicurezza ma fornisce gli strumenti e i metodi di prevenzione virtuosa”. Infine, Corna ha posto l’accetto sul ruolo inderogabile degli Rls (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza), coloro che rappresentano e tutelano (in base al D. Lgs. 81/08) i diritti dei lavoratori nell’ambito della sicurezza sul lavoro all’interno delle aziende. 

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