In busta paga rischiano di perdere 170 euro lordi al mese per quattordici mensilità. Un totale di quasi 2.400 euro in meno all’anno. Sono arrabbiati e sono pronti a scendere in sciopero i 55 lavoratori della Luma srl che si occupavano del trasporto logistico pesante all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (medicinali, rifiuti, emoderivati, cibo, …). Ieri hanno saputo di essere tornati alle dipendenze della New Ghibli srl, la società per cui avevano lavorato fino alla fine del 2018 e che li aveva ceduti attraverso un’ATI, Associazione Temporanea di Imprese.
Il problema è che la New Ghibli srl ha annunciato, sempre ieri, ai sindacati di categoria (con Fit Cisl, Filt Cgil e Uilt) di voler cambiare il Contratto Nazionale di riferimento a questi lavoratori (e anche ad un’altra ventina di propri dipendenti diretti), passando dal Contratto della Logistica e del Facchinaggio a quello del Multiservizi, molto meno remunerativo per i lavoratori. New Ghibli srl lavora in sub affidamento per Siram spa, titolare dell’appalto per il servizio di trasporto di materiali all’ospedale di Bergamo. Da metà gennaio il trasporto pesante era stato affidato a Luma srl.
“Ieri è stata sciolta l’Associazione Temporanea di Imprese, dunque i 55 lavoratori sono tornati in New Ghibli – spiega Pasquale Salvatore di Fit Cisl Bergamo, che con Tobia Perini e Giacomo Ricciardi segue la vicenda – .Ma questa società non dà garanzie normative né economiche, non vuole riconoscere le condizioni contrattuali precedenti. Non c’è alcun verbale e, tra l’altro, non abbiamo nemmeno la certezza che i 55 lavoratori vengano riassunti tutti. New Ghibli ha affisso nelle bacheche aziendali l’annuncio del passaggio a un altro contratto di riferimento. Tutto qui, senza alcuna discussione né armonizzazione con il sindacato. La perdita economica dei lavoratori è davvero consistente, non l’accettiamo”.
Per questo motivo, ieri Fit, Filt e Uilt hanno aperto lo stato di agitazione che prevede la convocazione in Prefettura entro due settimane. “Se in sede prefettizia non si troverà una soluzione, sarà sciopero – aggiungono i sindacalisti -. Intanto la prossima settimana svolgeremo un presidio con volantinaggio agli ingressi dell’ospedale”.