Per gli oltre 11.000 lavoratori del tessile abbigliamento attivi in provincia di Bergamo arriva un aumento di 200 euro, a regime, in tre anni, e un importo da spendere in beni e servizi di welfare, del valore complessivo di 600 euro nel triennio. Oltre a significativi miglioramenti sul welfare contrattuale – dalla sanità integrativa alla previdenza complementare, alla long term care – e sulla formazione.
Sono alcuni dei punti fondanti dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro “Tessile-Moda”.
“È un buon contratto – dice Milena Occioni, di FEMCA CISL Bergamo, che ha fatto parte della delegazione trattante -. Per la prima volta è stata messa mano alla parte normativa, più difficile da toccare, oltre a quella economica. Gli accordi sono frutto di mediazioni e in questo contesto, mentre il settore tessile è in forte crisi, è la migliore mediazione che potessimo sperare di fare“.