Il governo ”fa bene a aprire un dialogo con il sindacato e le parti sociali perché la prossima finanziaria sarà sicuramente molto complessa”. Cosi’ la leader della Cisl, Annamaria Furlan ieri in occasione del tavolo al Viminale sulla manovra, nel corso del quale Cgil Cisl Uil hanno spiegato le loro priorità. Salvini ha annunciato una nuova riunione con le parti sociali nella prima settimana di agosto.
Per la Cisl ”bisogna esorcizzare l’aumento dell’Iva che sarebbe un disastro per le famiglie e per il mondo che noi rappresentiamo. La prima questione da affrontare è quella della crescita. Tutto il resto viene dopo. Bisogna sbloccare gli investimenti pubblici e le opere infrastrutturali: circa 80 miliardi di euro fermi e 400 mila posti di lavoro. C’è un tema ideologico che va superato sulle infrastrutture, vale per la Tav e vale per le altre opere. A Genova non si è ancora sbloccata la Gronda nemmeno dopo il crollo e la tragedia del ponte Morandi”.
Poi ”bisogna investire di più in qualità, innovazione e ricerca: aver ridotto le risorse nella legge di bilancio è stato un errore grave”. Tutte le parti sociali hanno detto che bisognerebbe abbassare il cuneo fiscale sulle buste paga dei lavoratori. Unanimità anche nel sottolineare che ”non abbiamo bisogno di un salario minimo garantito per legge, mentre chiediamo tasse sul secondo livello di contrattazione”. Flat tax. Per Furlan ”è fondamentale dare una risposta ai lavoratori e ai pensionati in termini di equità fiscale ed anche per far alzare i consumi sapendo che il 75% delle nostre imprese lavora per i consumi interni. Per questo vogliamo capire come si concretizza il progetto perché è giusto abbassare le aliquote ma vanno garantite le detrazioni per i lavoratori e le famiglie e la progressività del sistema fiscale. La riforma fiscale va fatta insieme”. Aggiunge la leader Cisl: ”Dobbiamo assolutamente affrontare l’emergenza nazionale della sicurezza sul lavoro. Cosi come occorre un impegno collettivo del governo sulle 160 crisi aziendali aperte con 280 mila lavoratori che aspettano una risposta”.
Cgil, Cisl e Uil sottolineano in una nota di ”essere stati convocati dal vice presidente del consiglio Matteo Salvini insieme ad altre 40 organizzazioni di rappresentanza in vista della prossima legge di bilancio, incontro peraltro ampiamente annunciato nei giorni scorsi. Appaiono, quindi, del tutto inaccettabili e offensive, nei toni e nella sostanza, le osservazioni nei confronti dei sindacati avanzate oggi dal vice premier Di Maio, al quale ricordiamo che siamo stati ricevuti quindici giorni fa dal presidente del Consiglio Conte, insieme allo stesso vice premier Di Maio, e siamo ancora in attesa di ricevere la calendarizzazione degli incontri specifici cosi come aveva garantito il presidente del Consiglio per affrontare i temi contenuti nella nostra piattaforma unitaria, illustrata peraltro almeno tre volte al presidente del Consiglio”.
(G.G.. Conquiste del Lavoro)