Incontro con i parlamentari sulla crisi della Novem di Bagnatica

Novem

Si è tenuto nel pomeriggio del 1° luglio al Comune di Bagnatica un confronto positivo con la politica Bergamasca. Le Organizzazioni Sindacali di Filca Cisl Bergamo e Fillea Cgil Bergamo, insieme alla RSU, hanno illustrato la forte preoccupazione per la situazione della Novem Car Interior Design, azienda di Bagnatica e specializzata in parti decorative per interni auto di fascia medio alta. L’azienda, che conta 146 dipendenti, dal mese di maggio ha aperto un contratto di solidarietà che ha ridotto drasticamente e in modo importante le ore di lavoro e di conseguenza il salario.

La questione che ha portato a questa decisione di utilizzare gli ammortizzatori sociali sta nel calo di commesse e in più generale nella crisi del mercato dell’auto in Europa ed in Italia con conseguenze importanti per le aziende dell’indotto.  All’incontro, erano presenti, oltre al sindaco di Bagnatica Roberto Scarpellini, i parlamentari Antonio Misiani, Elena Carnevali, Guia Termini, Daniele Belotti, la RSU della Novem, e Massimo Lamera (Filca Cisl) e Luciana Fratus (Fillea Cgil). I presenti hanno espresso la massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori, dando la loro disponibilità ad intraprendere quello che è necessario per dare il loro contributo istituzionale alla vicenda e al settore in crisi.

Espressa l’importanza che la politica prenda una posizione forte nei confronti di Fca (Fiat Chrysler Automobiles) che ad oggi sta disattendendo gli impegni di investimento presi nel recente passato. La preoccupazione più forte oggi è l’incertezza e la mancanza di prospettive per il futuro accentuata dalla scadenza degli ammortizzatori sociali nel marzo del 2020. Quindi si ritiene, oggi, non più rinviabile la discussione sul tema della crisi dell’automotive. “Non possiamo attendere gli eventi – precisano Fratus e Lamera -, ma si deve fare fronte comune con istituzioni, controparte e esponenti degli altri settori interessati perché venga ribadita con forza la richieste di mantenimento degli investimenti prefissati dalla FCA, polmone indispensabile per tante aziende italiane e bergamasche, adottando anche politiche straordinarie per sostenere il comparto auto”.

L’importante – conclude Lamera – è tenere alta l’attenzione della situazione precaria economica lavorativa. I lavoratori chiedono lavoro nel territorio bergamasco ricordando come la nostra provincia ha saputo costruire le fortune di svariate multinazionali con la loro capacità di sacrificio e inventiva. Ora questo ci deve essere riconosciuto. Al governo non chiediamo “sussidi di cittadinanza” ma politiche attive a sostegno del lavoro che non crei disoccupati inattivi ma che permetta a tutte le famiglie un lavoro ed un futuro“. 

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