Rinnovato il Contratto collettivo nazionale dell’edilizia artigiana

Rinnovato il Contratto collettivo nazionale dell’edilizia artigiana

A poche ore di distanza dal rinnovo contrattuale che regola i settori artigiani di legno e lapidei, è stato trovato l’accordo anche per rinnovare il Contratto collettivo nazionale dell’edilizia artigiana, che in tutt’Italia riguarda 506 mila dipendenti. A Bergamo l’intesa coinvolge circa 3.500 addetti in 1.600 imprese artigiane. I sindacati di categoria FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo con le controparti Anaepa Confartigianato Edilizia, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani.

Con il rinnovo anche del Contratto degli edili artigiani si è chiusa nel settore dell’edilizia una delicata e complessa fase di contrattazione nazionale –  hanno commentato Luciana Fratus per FILLEA CGIL, Simone Alloni per FILCA CISL e Giuseppe Mancin per FENEAL UIL di Bergamo -. Pur in un contesto complicato, siamo riusciti a chiudere i rinnovi prevedendo misure che ci vedono soddisfatti. Ora, tocca ai due tavoli di confronto aperti sul nostro territorio, a partire da quello dell’edilizia artigiana provinciale, rispetto al quale la trattativa è già a buon punto. Speriamo che la firma nazionale di ieri agevoli uno scatto in avanti anche qui a Bergamo. Da troppo tempo, invece, attendiamo progressi sul fronte del Contratto provinciale degli edili dell’industria. Abbiamo in calendario per metà maggio un incontro. Ci aspettiamo un’accelerazione della discussione”.

Il rinnovo nazionale di ieri prevede un incremento a regime di 92 euro lordi (al 1° livello). I punti cardine del nuovo CCNL muovono nella direzione della qualificazione delle imprese, attraverso il riconoscimento delle professionalità degli addetti, il ricorso alla formazione, il rafforzamento della figura dell’imprenditore, della sicurezza e della formazione dei lavoratori. Si istituisce l’innovativa figura del “Mastro formatore artigiano”, che riconosce e valorizza la competenza e la professionalità acquisita in cantiere negli anni, unita ad un sistema premiale per le imprese virtuose che contribuiscono alla riduzione del fenomeno del sotto inquadramento dei lavoratori, in una logica di contrasto al dumping.

L’accordo prevede anche una più adeguata caratterizzazione dell’elemento variabile della retribuzione, centrato anche sull’andamento aziendale, attraverso un innovativo sistema contrattuale di riforma dello strumento in una logica di riduzione del cuneo fiscale.

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