Le richieste dei sindacati ai candidati impegnati nelle elezioni

elezioni europee 2019

Cgil, Cisl e Uil di Bergamo hanno preparato un “vademecum” rivolto ai candidati alle prossime elezioni amministrative ed europee. A Bergamo sono 169 i Comuni al voto, capoluogo compreso. Accanto alla scelta del sindaco, si inserisce la “competizione” europea la quale per le confederazioni sindacali diventa un’opportunità da cogliere per il rinnovamento dell’Europa come istituzione. 


Il vademecum con le richieste dei sindacati

  • Più Europa, ancorché da migliorare, ma più Europa
  • Difesa della democrazia e dal sostegno allo stato di diritto. I diritti e le libertà sindacali, di espressione, di associazione, di partecipazione devono essere rafforzati in funzione di un maggiore dialogo sociale, di una effettiva partecipazione democratica e di un’efficace e più estesa contrattazione collettiva
  • Nuove politiche economiche che abbiano come obiettivo quello di attuare riforme progressiste e sostenibili, che mirino a distribuire e re-distribuire equamente la ricchezza generata, che generino salari adeguati e più dignitosi per tutti
  • Contrastare il dumping economico tra paesi europei
  • Investimenti pubblici e privati per le infrastrutture, stradali, digitali, sociali e culturali (pensioni, sanità, scuola)
  • Valorizzazione e cura del patrimonio culturale e ambientale
  • Economia circolare e sostenibilità ambientale, più crescita e meno consumo di ambiente e risorse naturali
  • Formazione continua e maggiore integrazione tra i sistemi scolastico-formativi e il mondo del lavoro, per valorizzare le competenze e favorire l’occupabilitá
  • Lavoro, lavoro di qualità, tutele generali, nuovi lavori, sostegno ai giovani per sviluppare un’idea diversa di futuro.
  • Più politiche attive per favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro
  • Salari: graduale adeguamento ai livelli salariali europei
  • Presidio dell’innovazione tecnologica e dei processi di digitalizzazione
  • Collaborazione ed integrazione della Pubblica Amministrazione, a partire dai comuni, rafforzando la partecipazione e il coinvolgimento dei corpi intermedi.
  • Servizio sanitario nazionale e locale da rilanciare adeguandolo ai nuovi bisogni di salute
  • Interventi di sostegno alle famiglie, contrato all’inverno demografico, politiche di sostegno alla conciliazione vita – lavoro
  • Politiche di coesione sociale, di accoglienza e di integrazione, sicurezza
  • Politiche giovanili capaci di contrastare la dispersione scolastica, la povertà educativa e quanto favorisca le dipendenze patologiche
  • Lotta alla povertà
  • Più risorse e sempre più contrattazione sociale per affrontare adeguatamente i temi della non autosufficienza e dell’invecchiamento attivo.
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