Non conosce tregua la battaglia sindacale per il mancato rinnovo del contratto nazionale della Sanità Privata, scaduto da oltre 13 anni, e da quattro fermo al tavolo negoziale. Il muro della parte datoriale ha partorito un’unica proposta di aumento salariale di 40 euro al mese, tra l’altro a totale carico delle Regioni. In tutta Italia continua lo stato di agitazione. In provincia di Bergamo (3600 gli operatori dipendenti delle strutture sanitarie private), stamane per tenere alta l’attenzione sulle problematiche contrattuali, i delegati della RSU dell’istituto Clinico Quarenghi di San Pellegrino Terme, hanno distribuito all’utenza del materiale informativo.
Insieme ai sindacalisti è intervenuto anche il sindaco Vittorio Milesi e l’assessore Fausto Galizzi, per portare la solidarietà dell’Amministrazione comunale. Il primo cittadino, preso atto del protrarsi della situazione di stallo dopo ben 13 anni con stupore ed amarezza ha dichiarato “inconcepibile che un settore così delicato lasci senza contratto i propri operatori sanitari…sono proprio senza vergogna!”
Nei giorni scorsi, Cisl FP Bergamo ha fatto un’analisi dei bilanci delle maggiori cliniche e gruppi sanitari privati attivi in provincia, e ne è uscito un dato impressionante: nel 2017 IOB, Humanitas, Habilita e Quarenghi hanno totalizzato, da sole, un utile di oltre 38 milioni di euro. “Capaci tutti di fare profitti così – dicono dalla Funzione pubblica della CISL -, inventando scuse per continuare a non rinnovare il contratto, e non riconoscere a chi ha fatto crescere qualità e servizi delle cliniche private i giusti diritti e salari”.
A livello nazionale è previsto il 15 aprile prossimo a Roma l’attivo di tutti i delegati e delegate della sanità Privata. Saranno anche Landini (Cgil), Furlan (Cisl) e Barbagallo (Uil) per provare a dare a questa vergognosa vicenda una prospettiva di lotta più incisiva e unitaria.
