Sono rimasti sorpresi e profondamente preoccupati i delegati delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della CSP International Fashion Group, quando venerdì scorso, 15 marzo sono stati convocati dall’azienda per una brutta notizia: un terzo dei loro colleghi saranno trasferiti in provincia di Mantova. Succede in quella che fino a due anni fa si chiamava Perofil, conosciuta in tutt’Italia per l’abbigliamento intimo, le calze e i pigiama di qualità. La società mantovana CSP nel 2017 ha rilevato Perofil per poi, nel 2018, fondersi con essa per incorporazione. I trasferimenti nel sito di Ceresara (Mantova) sono attesi a partire da maggio e coinvolgeranno 21 persone, impegnate nelle attività di magazzino, controllo del prodotto, servizi informatici e ausiliari.
Contro questa decisione i lavoratori, riuniti questa in assemblea, hanno proclamato due giornate di sciopero (16 ore) che si svolgeranno martedì 19 e venerdì 22 marzo. Per martedì è previsto anche un presidio dalle 9 a mezzogiorno. Per lunedì 25 marzo, invece, è atteso l’avvio della trattativa con un confronto già fissato con l’azienda nella sede di via Zanica. Il giorno successivo, martedì 26 marzo, si terrà una seconda assemblea dei lavoratori per decidere quale risposta dare alle posizioni dell’azienda.
“Siamo estremamente contrariati per questo annuncio che verosimilmente rischia di tramutarsi in un taglio di 21 posti di lavoro: infatti i lavoratori coinvolti sono per la maggior parte donne assunte a part time, dunque ci risulta davvero difficile pensare che siano pronte a un trasferimento quotidiano in un sito così lontano – hanno commentato Sergio Licini e Pietro Allieri, di FEMCA CISL e FILCTEM CGIL provinciali -. Temiamo che l’operazione possa essere il preludio per una definitiva chiusura del sito di Bergamo”.