Fallimento IDB: le procedure si allungano

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Continuano, negli uffici di ADICONSUM della provincia, le telefonate di cittadini bergamaschi coinvolti nell’acquisto dei diamanti che chiedono assistenza. Purtroppo, dice Mina Busi presidente dell’associazione consumatori di via Carnovali, “i tempi sembrano destinati a allungarsi, per colpa dell’istanza di fallimento della società IDB. La curatrice del fallimento ci ha informato che ha chiesto alla società fallita l’elenco dei titolari dei beni in custodia, oltre che dei creditori, e non appena questi verranno consegnati provvederà a comunicare formalmente il fallimento, la PEC della procedura e le istruzioni per la  domande di restituzione dei preziosi”.

Un suggerimento è quello di non contattare direttamente la Curatrice.Al momento, non può dire niente e l’unico effetto delle centinaia di mail e telefonate che si appresta a ricevere sarà quello di ostacolarne il lavoro”. Alla IDB erano in corso le consegne dei diamanti alla clientela, sebbene con notevoli ritardi data l’entità delle richieste, ed erano giunti ad evadere quelle dei mesi di luglio e agosto scorsi, da novembre i tempi di consegna erano slittati a 180 giorni. “Bisognerà quindi  attendere, in quanto le operazioni di apertura e di raccolta elenchi e nominativi richiederanno diversi giorni”.

Fermo restando che le modalità attraverso le quali procedere saranno chiarite nei prossimi giorni, la curatrice ha inoltre confermato che le pietre in possesso di IDB devono essere considerate beni di terzi estranei all’attivo e non beni sequestrati, “quindi – insiste Busi – destinati ad essere restituiti ai legittimi proprietari. Non appena avremo ulteriori elementi, informeremo gli investitori sulla procedura che dovremo seguire per recuperare i diamanti ed avere il ristoro previsto dalla BPM”.

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