Il decreto collegato alla legge di stabilità, approvato in questi giorni dal Consiglio dei ministri, contiene le ultime novità sulle pensioni e su quota 100. Vediamo cosa prevede con l’informativa redatta dal patronato Inas Cisl.
Pensioni quota 100: come funziona
Quota 100 verrà avviata in via sperimentale tra il 2019 e il 2021.
Pensioni quota 100: a chi spetta
Le pensioni quota 100 spettano agli iscritti alle seguenti gestioni previdenziali obbligatorie gestite dall’Inps:
- assicurazione generale obbligatoria (Ago) (Fondo pensione lavoratori dipendenti e gestioni separate dei lavoratori autonomi) e gestione separata;
- forme esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria (ex Inpdap, ex Ipost, ex Ferrovie);
- forme sostitutive dell’assicurazione generale obbligatoria (ex Enpals, ex fondi speciali Inps).
Per andare in pensione anticipata con quota 100 è necessario avere:
- almeno 62 anni di età;
- anzianità contributiva pari ad almeno 38 anni.
Se si è iscritti a più gestioni previdenziali e non si riceve la pensione da una di queste, il requisito di anzianità contributiva richiesto per quota 100 può essere raggiunto anche attraverso il cumulo gratuito, sommando cioè i contributi maturati nelle varie gestioni.
Pensioni quota 100: le decorrenze
Le decorrenze delle pensioni quota 100 cambia se il lavoratore ha maturato i requisiti prima o dopo il 31 dicembre 2018 e in base al settore privato o pubblico:
– entro il 31 dicembre 2018, 1° aprile per i privati e 1° agosto per i pubblici;
– dopo il 31 dicembre 2018, dopo 3 mesi o 6 mesi dalla maturazione dei requisiti.
Le pensioni quota 100 non sono cumulabili con redditi da lavoro dipendente o autonomo, dal primo giorno di decorrenza e fino al raggiungimento dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia. Sono invece cumulabili con i redditi da lavoro autonomo occasionale, per un massimo di 5.000 € lordi annui.
Pensione anticipata
Sul requisito contributivo previsto per la pensione anticipata non saranno applicati gli adeguamenti alla speranza di vita dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2026 e viene introdotta una decorrenza mobile di 3 mesi.
Opzione donna
Viene ripristinata la pensione anticipata con l’opzione donna (calcolata con il sistema contributivo).
Pensioni precoci
Al requisito contributivo ridotto (41 anni di contributi) richiesto a coloro che accedono alle pensioni precoci non viene più applicato l’incremento relativo all’adeguamento alla speranza di vita precedentemente fissato dal 2019 e dal 2021. L’accesso alle pensioni precoci potrà avvenire soltanto dopo 3 mesi dalla data di raggiungimento dei requisiti.
Ape sociale
L’ape sociale è stato prorogato per il 2019. I lavoratori potranno ottenerlo con stessi requisiti e condizioni già previsti.
Prescrizione dei contributi per i dipendenti pubblici
Viene posticipata al 31 dicembre 2021 la prescrizione quinquennale dei contributi dei dipendenti del pubblico impiego.
Riscatto dei vuoti contributivi
In via sperimentale per il triennio 2019 – 2021, gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive e alla gestione separata Inps dal 1° gennaio 1996 (per i quali la pensione verrà calcolata esclusivamente con il sistema contributivo), che non sono già titolari di pensione, possono riscattare periodi privi di contribuzione, a condizioni agevolate.