Convegno Fim Cisl: fabbriche nell’era digitale

La FIM CISL lo dice da qualche tempo. “Siamo alla vigilia della quarta rivoluzione industriale. Germania, Cina e Stati Uniti stanno investendo e implementando il prossimo stadio del manifatturiero che sarà appunto Industry 4.0, e il nostro Paese, come sempre, nonostante il valore e l’importanza della manifattura industriale parte in ritardo”.

I cambiamenti in corso nei sistemi industriali in Italia e nel mondo, le prospettive che si intravvedono con l’avvento di Industry 4.0, le forme di organizzazione snella e partecipativa, la digitalizzazione della comunicazione tra persone e oggetti, mettono in discussione paradigmi consolidati che pure per anni hanno prodotto risultati e ricchezza nei nostri territori. Di questo si parlerà nel convegno “Le fabbriche nel tempo del digitale, le nuove sfide per il futuro”, che la FIM bergamasca organizza per martedì 22 marzo (ore 9.00), all’auditorium della Casa del Giovane di via Gavazzeni.

Il fordismo sembra essere ormai alle spalleprecisa Luca Nieri, segretario generale del sindacato Fim Cisl Bergamo -, ma ancora molte sono le resistenze e le difficoltà ad approcciare l’economia globale fortemente competitiva con nuovi modelli. Le sfide riguardano non solo il sistema delle imprese, ma anche il sindacato, stimolando sempre più meccanismi di partecipazione e mettono in discussione sia i principi e i meccanismi tecnico-organizzativi presenti nelle aziende, sia le relazioni sindacali di fabbrica e poi nazionali. La fabbrica del futuro sarà “intelligente” e la FIM vuole da un lato che si investa nell’industria del futuro, che consentirà crescita di competitività, ma in cui è tutta da giocare la partita della sua sostenibilità sociale

Si sente l’esigenza di rinnovamento, si analizzano i casi di successo e i fallimenti, ma è difficile inoltrarsi lungo percorsi innovativi che necessitano di discontinuità importanti con il passato. Le abitudini consolidate rassicurano per un verso, ma si percepisce tangibilmente la loro scarsa efficacia”.

Il convegno, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole costituire un’occasione per raccontare e mettere in rilievo alcune esperienze e l’implementazione di sistemi efficaci, che hanno prodotto risultati significativi in ordine ad aumento di produttività e competitività e possono offrire stimoli notevoli alle imprese e ai lavoratori. Perciò, si parlerà di casi di innovazione organizzativa e di partecipazione  diretta dei lavoratori in diversi settori industriali; di produttività dal basso e di casi di successo di imprese sul territorio bergamasco, come ABB, Sematic, Brembo; e infine di relazioni sindacali.

Al convegno parteciperanno, tra gli altri, Luciano Pero,  professore del Politecnico di Milano, Stefano Malandrini, responsabile relazioni industriali Confindustria Bergamo, e Ferdinando Uliano, Segretario Nazionale FIM CISL. 

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