L’accordo di Italcementi con il Gruppo tedesco HeidelbergCement se da un punto di vista industriale dà vita al secondo operatore mondiale nel settore del cemento, il primo degli aggregati ed il terzo del calcestruzzo, da un punto di vista dell’interesse nazionale e delle ripercussioni occupazionali in Italia e nel territorio bergamasco, ci preoccupa fortemente.
Pensiamo al destino dei circa 3.000 dipendenti in Italia e del futuro dei 900 lavoratori della Sede direzionale e della Ricerca e sviluppo di Bergamo. Il rischio è l’impoverimento del territorio perché non è Italcementi che va con Heidelberg, ma è Heidelberg che si prende Italcementi. Non siamo di fronte ad una alleanza, ma ad una vendita di Italcementi al Gruppo tedesco.
Chiediamo garanzie per lo sviluppo industriale e la salvaguardia dell’occupazione nel settore a Bergamo e nello specifico garanzie per i lavoratori del Centro direzionale e del settore ricerca e sviluppo e che il nuovo assetto societario non disperda la grandissima professionalità acquisita negli anni dai dipendenti di Italcementi.
L’obiettivo primario di Italmobiliare sembra soprattutto quello di creare valore e rendimento nel tempo per gli azionisti, chiediamo la medesima attenzione per le sorti industriali del settore a Bergamo e per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori in Italia e a Bergamo.
Per questo chiediamo che il governo attraverso il Ministero dello sviluppo economico convochi tempestivamente l’azienda e le OO.SS.LL.per l’illustrazione del piano industriale che ci rassicuri sullo sviluppo futuro del gruppo.