A Bergamo altri 331 licenziamenti in ottobre

Sono 2879 i licenziamenti collettivi registrati dalla Regione Lombardia nel mese di ottobre. Non sono confrontabili con i 5376 del mese di settembre perché quel dato comprendeva anche i licenziamenti di luglio e settembre. Risultano comunque in crescita rispetto ai 2055 di giugno e ai 2514 di maggio.

A Bergamo sono stati 331, più o meno in linea con il trend dei primi sei mesi dell’anno, che avevano già fatto conteggiare 1725 licenziamenti in base alla legge 223/91, ai quali vanno aggiunte le 2621 domande di mobilità approvate nelle piccole imprese.

“Lo potremmo leggere come un dato positivo, se non cozzasse contro la tragedia di famiglie che, spesso, perdono l’unico sostentamento – è il pensiero di Giacomo Meloni, segretario provinciale del sindacato della Cisl Bergamo. Ma questo dato confermerebbe una sorta di rimbalzo nel trend di questa crisi, così come ipotizzato con la rilevazione di giugno: nell’anno scorso i licenziamenti sono stati all’incirca 1000 in più. È naturalmente un calo da verificare, e anche confermato non ci lascerebbe particolari entusiasmi. Il tessuto occupazionale della nostra provincia esce fortemente ridimensionato da questa crisi, e ormai non possiamo più nasconderci nell’attesa che la crisi finisca: dobbiamo prendere d’anticipo una eventuale ripresa, e dotarci di strumenti e operatività che sappiano fornire risposte adeguate alla necessità di lavoro che dal 2008 attanaglia la nostra provincia”.

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