La Lucchini rileva la Mamè

La Lucchini R.S. Spa ha comunicato alla RSU aziendale nel corso di un incontro tenutosi nella serata del 2 settembre 2014 l’accordo raggiunto con il gruppo Mamè di Cividate Camuno (Bs) relativo all’acquisizione iniziale del 49% da parte della Lucchini R.S. delle azioni del Gruppo Mamè; partecipazione oggi di “minoranza” che, nelle intenzioni delle due Società potrebbe trasformarsi nel 2017 in una vera e propria acquisizione della maggioranza da parte della Lucchini R.S.; nel concreto ciò può  rappresentare, attraverso una maggiore forza d’urto nei confronti dei mercati internazionali su cui entrambe le Aziende operano, una grande possibilità di rafforzamento e sviluppo di entrambe le Società interessate, Società caratterizzate da ottime capacità di innovazione e di investimento; dall’accordo infatti ne può discendere una importante e necessaria sinergia in grado di ampliare sia la gamma delle produzioni dei prodotti forgiati e dei suoi settori di riferimento, che la  capacità di inserimento e di sviluppo, con produzioni e processi produttivi qualitativamente elevati, nonché di servizio, nelle maggiori aree del mercato mondiale.

E’ certamente un’operazione che la Fim Cisl di Bergamo valuta positivamente dal punto di vista delle scelte industriali – commenta Sandro Poni, della segreteria provinciale della Fim Cisl Bergamo -, che permette inoltre di costituire, ed in specifico sul nostro territorio,un polo di eccellenza e qualità; la sinergia che si viene a costituire ha tutte le caratteristiche e le possibilità  di rappresentare una grande opportunità di ulteriore sviluppo anche occupazionale, per la nostra area.

Sinergie, Innovazione, Investimenti ed un modello di  Relazioni Sindacali Partecipative sono gli ingredienti per il rafforzamento  del nostro sistema industriale di cui questo accordo può rappresentare un esempio.

Nel corso dei prossimi incontri aziendali, anche legati al rinnovo della contrattazione aziendale in corso in Lucchini R.S. chiederemo all’azienda una costante informazione ed aggiornamento sia  sull’evoluzione  dell’accordo intercorso che in riferimento  all’impatto che questo accordo può rappresentare sul versante della politica industriale aziendale, ed in specifico sull’occupazione”

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