Un sabato senza Ikea. Sciopero per i diritti

Anche in questi giorni di afa, i negozi Ikea di Roncadelle e Carugate, nel week end, diventano meta di molti bergamaschi. A loro chiediamo di rispettare lo sciopero dei lavoratori dei negozi, domani 11 luglio,  per protestare contro le inaccettabili proposte avanzate al tavolo per la definizione del nuovo integrativo aziendale. Sono in gioco i diritti sul lavoro di uomini e donne, poco rispettati dal colosso dei mobili svedese”.

Alberto Citerio, segretario generale del sindacato FISASCAT CISL Bergamo, appoggia senza riserve l’agitazione promossa dai sindacati di categoria FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS, che hanno indetto lo sciopero nazionale per l’11 luglio, non si piegano ai tagli lineari su maggiorazioni per lavoro domenicale e festivo e sulla trasformazione del premio aziendale fisso in elemento variabile, proposte peraltro presentate dal marchio svedese dopo la disdetta della contrattazione integrativa annunciata nelle scorse settimane.

Per le tre sigle è inaccettabile che la crescita e lo sviluppo si finanzino esclusivamente sui salari degli oltre 6mila co-workers italiani che hanno contribuito a rendere Ikea uno dei leader mondiali dei mobili e accessori low cost; lavoratori per la stragrande maggioranza con contratto di lavoro part time,  “disposti a sacrificare la vita familiare e sociale per l’affermazione della leadership del colosso della grande distribuzione e ai quali oggi si chiede di rinunciare al sacrosanto diritto ad una paga dignitosa!

Le organizzazioni sindacali auspicano la migliore riuscita dello sciopero e invitano l’azienda ad ascoltare le voci e le richieste dei suoi lavoratori, nonché a rispettare regole e diritto allo sciopero!

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