Fisascat e Felsa costituiscono la FIST Cisl

Per il lavoro dipendente, autonomo, atipico e somministrato

Insieme per tutelare il lavoro dipendente, atipico, autonomo e somministrato. Prende vita il progetto di accorpamento annunciato nelle scorse settimane dalle federazioni di categoria della Cisl Fisascat e Felsa, che oggi pomeriggio a Roma hanno formalmente costituito la F.I.S.T., la nuova grande Federazione Italiana Sindacati del Terziario, con l’obiettivo di garantire una rappresentanza sindacale adeguata alla composizione dell’attuale mercato del lavoro italiano, caratterizzato dal ricorso sempre più frequente alle tipologie di lavoro flessibile.

“La flessibilità non è sinonimo di precarietà – ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri – Un sindacato moderno si deve fare interprete delle evoluzioni del mercato del lavoro e prevedere, nei rinnovi contrattuali di settore, l’estensione dei diritti e delle tutele anche a chi non ha un rapporto di lavoro dipendente”.
Un progetto ambizioso, spiega il segretario generale della Felsa Ivan Guizzardi. “Prevedere percorsi di stabilizzazione anche per chi opera in forma autonoma, atipica e somministrata è uno dei nostri obiettivi – ha dichiarato Guizzardi – Con questa nuova sinergia puntiamo ad un riconoscimento di queste realtà nei contratti nazionali di lavoro”.
Alla nuova F.I.S.T., che coordinerà i sindacati di seconda affiliazione Fisascat e Felsa, è affidato il compito di stabilire gli indirizzi generali delle politiche contrattuali e di rappresentanza da attuare per la promozione e la realizzazione del welfare contrattuale e della bilateralità, per lo sviluppo di politiche previdenziali integrative, oltre che per líavvio di percorsi di formazione professionale finalizzati alla occupabilità.
A battezzare la nenonata federazione è il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. “Una giornata storica questa che sancisce l’avvio di una nuova nuova forma di rappresentanza del lavoro indipendente – ha commentato il leader della Cisl – Contrastare le partite Iva fasulle, dare riconoscimento alle forme atipiche ed autonome del lavoro e stabilizzare il lavoro nel terziario, è questa la linea che la Cisl sostiene da sempre”.

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