Partecipazione, ambiente e sociale. Le proposte dei quartieri ai candidati sindaci di Bergamo

proposte dei quartieri ai candidati sindaci di Bergamo

Maggiore partecipazione; più comunicazione dall’amministrazione; una mobilità dolce e attenzione agli stili di vita salutari. Questo è quello che un questionario distribuito a 1500 tra cittadine e cittadini del capoluogo restituisce, all’avvio ufficiale della campagna elettorale del prossimo sindaco di Bergamo; “ … una città che vuole essere ascoltata”, e che ha dato precise e chiare indicazioni su quella che i promotori prefigurano come la città del futuro, una città a misura di persone fragili. Così, infatti, avevano pensato l’indagine avviata circa un anno fa, i responsabili del gruppo che da qualche anno monitora quartieri  e località di Bergamo alla ricerca di indicazioni utili a una crescita qualitativa della proposta amministrativa.

Le Organizzazioni Sindacali dei Pensionati della Città di Bergamo (FNP CISL, SPI CGIL, UILPensionati), con il Coordinamento dei Centri di Tutte le Età presenti nei quartieri di Bergamo, il Comitato Bergamasco per l’abolizione delle barriere architettoniche ed il Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo da tempo si sono fatti promotori di iniziative e ricerche che spesso sono poi entrate a far parte della progettazione amministrativa. Così, anche con “La città che si ascolta”, il gruppo di sindacati e associazioni ha ritenuto utile contribuire alla costruzione dei programmi elettorali per le elezioni amministrative 2024 della città di Bergamo. Lo ha fatto con una ricerca che ha analizzato i temi della partecipazione, della vita sociale, della  salute e dell’ambiente, e ricavando, da ognuno di questi ambiti, proposte operative e spendibili a livello amministrativo.

Quello che arriva dall’indagine è la richiesta di una “ … nuova comunicazione tra amministratori e cittadini, mirata sulle diverse aree della popolazione, grazie anche al coinvolgimento della rete associativa; dare continuità alle esperienze di partecipazione adottando forme di consultazione locale su piani, decisioni e opportunità che interessano i singoli quartieri”. In campo sociale, si chiede di “ … promuovere azioni di sussidiarietà, favorendo le autonome iniziative di cittadini singoli e associati; promuovere strategie di contrasto e eliminazione delle barriere che impediscono o ostacolano la partecipazione dei residenti, i particolare delle persone fragili; sostenere la rete dei “Centri di Tutte le Età” facilitando la trasformazione degli “spazi” in ”luoghi” di aggregazione e di riferimento comunitario”. Per salute e ambiente, i risultati dell’indagine chiedono di “ … mettere in relazione e in stretta sintonia l’azione amministrativa con le realtà del quartiere per politiche di rigenerazione ambientali e progetti di bonifica e riabilitazione di aree con problemi specifici.; di investire su una mobilità dolce, di istituire la figura dell’ “Accessibily Manager”, e di sviluppare proposte di sensibilizzazione e sperimentazione in merito a stili di vita salutari”.

Insomma, una vera e propria “possibile integrazione” al programma elettorale, scaturito dall’indagine che ha raccolto idee, provocazioni e suggerimenti di una fetta di popolazione per il 58% femminile, per il 46% “over 65” e per il 32% nella fascia di età tra i 51 e 64 anni; il 38% dei partecipanti dichiara il possesso di laurea e il 49% con titolo di media superiore; il 51% è pensionato e il 28,37% della totalità dei partecipanti all’indagine dichiara di non avere figli.

Questa mattina i promotori dell’iniziativa hanno incontrato i candidati sindaco di Bergamo. Nel corso dell’iniziativa, nello Spazio Viterbi di via Tasso, Andrea Pezzotta, candidato per il centro destra, ha sostenuto che “ … l’indagine ha confermato i dati che abbiamo raccolto in queste settimane e sottolineato  l’importanza che i temi di sicurezza e viabilità hanno nelle richieste dei cittadini. Ma emerge invece chiaro il dato di scollamento tra cittadini di quartieri e amministrazione centrale. Su questo dovremo lavorare con molta attenzione”.  “La ricerca è un apporto importante e un lavoro prezioso per l’amministrazione che verrà, come il rapporto con il comitato promotore lo è stato nel corso degli ultimi 5 anni – ha detto Elena Carnevali, candidata per il centro sinistra. Uno strumento di co-progettazione, su iniziative che avranno continuità, come il laboratorio della domiciliarietà. Per fare buone politiche pubbliche, bisogna agire su politiche trasversali, favorendo e generando progetti di comunità”. Per Vittorio Apicella, candidato per Movimento 5 Stelle, “ … è una ricerca interessante, ma manca un’indagine per sapere l’opinione dei cittadini riguardo l’assetto urbanistico edilizia pubblica e privata. Inoltre, evidenzia la scarsa partecipazione dei giovani alla vita amministrativa”.

 “Questo lavoro in rete  – dicono dal comitato organizzatoreè esempio ed espressione di una buona pratica di cittadinanza attiva e non è nata in occasione di questo momento di elezione della amministrazione cittadina ma si ripropone, man mano includendo nuovi “nodi”,  da diversi anni.

Questa rete si propone di continuare ad essere un interlocutore credibile, lavorando insieme, e sarà alleata nel promuovere la partecipazione attiva dei singoli cittadini e costruire legami di rete, come quelli che hanno fondato il nostro lavoro e che permettono di creare sguardi condivisi nell’oggi e capaci di una visione futura. Le conclusioni e le proposte che oggi presentiamo saranno comunque oggetto della nostra attenzione nel come troveranno traduzione nel programma della futura giunta comunale”.

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