Si apre la mobilitazione alla Brembo per il lavoratori somministrati. FELSA CISL e FIM CISL hanno infatti indetto lo sciopero che lunedì 2 ottobre vedrà i numerosi (si parla di alcune centinaia) “interinali” delle fabbriche bergamasche del gruppo incrociare le braccia per otto ore.
“Vogliamo che sia applicato un forte contrasto al turnover ingiustificato nella somministrazione e che si dia il via alla realizzazione di un forte programma di continuità occupazionale – dice Guido Fratta, responsabile provinciale di FELSA CISL, la categoria che tutela i lavoratori somministrati -. In condivisione con FIM, intendiamo promuovere all’interno del gruppo Brembo l’incremento del numero delle stabilizzazioni dei lavoratori somministrati. La discussione con il management di Brembo va avanti da tempo, ma risposte concrete non se ne sono ancora viste”.
Le rivendicazioni dello sciopero, che prevede anche un presidio all’esterno dello stabilimento di Curno, comprendono anche la richiesta di uno stop ai “somministrati jolly” ed all’attribuzione di responsabilità operative oltre il ruolo previsto.
“Serve infine che siano applicati correttamente i livelli sulla base delle mansioni effettive”, conclude Fratta.
“È un’importante iniziativa messa in campo dalla FELSA – gli fa eco Luca Nieri, segretario generale FIM CISL Bergamo – , a cui noi solidaristicamente abbiamo deciso di aderire. Una risposta nei confronti di tutti quei lavoratori che purtroppo perdono il posto di lavoro dopo che hanno lavorato per molto tempo con la speranza di una stabilizzazione. Nonostante l’ultimo contratto integrativo abbia dato alcune risposte sul tema del precariato, non possiamo girare le spalle ai disagi di tanti lavoratori meno fortunati”.
