La Cisl piange la scomparsa del sindacalista Domenico Pesenti

scomparsa del sindacalista Domenico Pesenti

Profondo il cordoglio manifestato dalla Cisl bergamasca e non solo per la scomparsa la sera del 31 maggio di Domenico Pesenti, sindacalista di grande valore nel panorama della nostra provincia che ha saputo farsi valere, per capacità, competenza e determinazione, anche a livello regionale e nazionale. Domenico Pesenti era nato il 20 settembre 1952. Sposato, due figli, viveva a Val Brembilla. A 14 anni ha cominciato a lavorare in una ditta del paese nel settore del legno. Nel ’73 ha portato il sindacato in azienda diventando delegato. Due anni più tardi è stato chiamato dalla Filca provinciale come operatore.

Da lì ha iniziato un’attività che lo ha portato a diventare Segretario provinciale Filca nell’81 (lavorando tra l’altro alla costituzione prima della Scuola Edile e poi dell’Edilcassa), nel ‘92 membro della segreteria regionale di categoria, l’anno successivo Segretario regionale Filca e nel ’99 membro della segreteria confederale lombarda con il ruolo di segretario organizzativo. È stato eletto Segretario Generale della Filca Cisl nazionale nel gennaio 2003. Dal dicembre 2007 al dicembre del 2015 è stato anche Presidente della Fetbb, la Federazione Europea dei lavoratori dell’edilizia e del legno. Nel 2015 aveva assunto la carica di presidente dell’Inas (prendendo il testimone di Nino Sorgi), l’istituto di assistenza sociale della Cisl, prima della pensione (2018) gravata purtroppo da condizioni fisiche precarie.

Chi l’ha conosciuto bene a Bergamo è stato Ferdinando Piccinini, ex Segretario generale della Cisl Bergamo.Con Domenico Pesenti – ricorda Piccinini – ho condiviso molto. Un uomo competente, serio, appassionato e di saldo rigore etico. Con lui ho intessuto un rapporto di profonda amicizia e stima reciproca. Era un uomo diretto  anche nelle relazioni. A livello sindacale spiccava per la grande concretezza. Sapeva focalizzare i problemi e puntare su obiettivi risolutivi. A Bergamo ha rafforzato la categoria della Filca in modo significativo. E’ stato tra i fondatori dell’Edilcassa artigiana e poi, nella sua esperienza romana nella segreteria della Filca, aveva molto a cuore il tema della sicurezza sul lavoro lanciando il tema della patente a punti intesa nel penalizzare le imprese che non investono sul fronte della sicurezza“.

Un dirigente – è il ricordo di Francesco Corna, Segretario Generale Cisl Bergamoche è partito dal ruolo di delegato e ha svolto i vari incarichi di responsabilità all’interno dell’organizzazione con dedizione, impegno e altruismo. Sicuramente una persona di grandi valori e di grande disponibilità. Quando all’inizio dell’anno l’ho chiamato per invitarlo al nostro Congresso territoriale all’auditorium del Seminario di Città Alta è stato felicissimo di partecipare, accompagnato dal figlio Andrea, pur essendo fisicamente già molto provato“. 

Appresa la notizia che Domenico si era spento al cospetto dei suoi cari,ha detto Simone Alloni, Segretario generale FILCA CISL Bergamoho avvertito quella sensazione di incredulità come quando si rompe un equilibrio assoluto. Ho conosciuto Domenico, prima dalle numerose testimonianze di stima e affetto riportate da colleghe e colleghi che hanno avuto il piacere di incontrarlo, poi dal confronto diretto che ho avuto con lui quando nel 2018 sono stato eletto segretario generale della Filca di Bergamo. In quella occasione Domenico presenziò ai lavori del Consiglio generale, a testimonianza di un forte sentimento verso la “Sua” Filca di Bergamo, dove nel giugno del 1981 fu eletto per la prima volta segretario generale. A seguito della conferma della mia elezione, mi ricordo si avvicinò con un sacchetto contenente un quadro con incorniciate le tessere sindacali di una lavoratrice. La prima riportava la data del 1947, quando ancora non era costituita la Cisl che conosciamo oggi, fino alla tessera del 1951 alla Cisl provinciale. Questo era Domenico. Un gesto di riconoscimento nei miei confronti, ma anche un monito implicito a ricordarmi la responsabilità che andavo ad assumermi. Un uomo con forti capacità intellettuali, ma con un senso umano sempre marcato, vicino alla persona, come pochi riescono ad esserlo nel contesto sociale in cui siamo oggi. Per me un esempio del sindacalista che vorrei essere, ma che oggettivamente so che era e resterà unico“.

La salma di Domenico Pesenti è composta nella Casa funeraria “Busi” di Val Brembilla in via Libertà, 17. I funerali si terranno venerdì 3 giugno alle 15 nella chiesa parrocchiale di Brembilla

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