A Bergamo in calo la produzione industriale nel secondo trimestre 2019

Brusca frenata per l’economia bergamasca. I dati del secondo trimestre, elaborati dalla Camera di commercio di Bergamo, sono per la maggior parte con il segno meno. Nel confronto con i livelli produttivi di un anno fa, per l’industria si registra un -2,4% per le imprese con almeno 10 addetti e -1,1% per quelle artigiane con almeno 3 addetti. Il fatturato si mantiene sui livelli di un anno fa (+0,1%), ma è evidente il rallentamento rispetto ai tassi di crescita precedenti; inoltre rispetto ai primi tre mesi dell’anno la variazione assume segno negativo (-0,3%). Una negatività che si riflette anche sull’occupazione nell’industria. Il saldo del numero di addetti tra inizio e fine trimestre risulta infatti leggermente negativo (-0,1%), mentre ancora fino al precedente trimestre si era confermato in crescita (+0,4%). Situazione legata anche agli ordinativi da cui provengono segnali contrastanti: se quelli interni mostrano una ripresa (+1,4% annua), diminuzioni sensibili si registrano invece per gli ordini esteri (-1,8%) a causa degli effetti di una serie di fattori geopolitici avversi.

Sul fronte dell’artigianato si registra un calo dell’1,1% su base annua. Una statistica in controtendenza rispetto alla media regionale, dove di solito Bergamo aveva risultati migliori, mentre ora la Lombardia mostra invece una variazione leggermente positiva sia su base annua (+0,3%) sia rispetto al trimestre precedente (+0,2%). Va meglio il contesto del commercio al dettaglio: nel secondo trimestre aumenta infatti il fatturato delle imprese bergamasche (+0,8% su base annua), dopo tre segni negativi consecutivi.  Positivo anche il dato legato alle imprese dei servizi: +3,4% su base annua. 

Siamo preoccupati,precisa Francesco Corna, Segretario Generale Cisl Bergamo – anche se le previsioni sono state rispettate. Come ampiamente anticipato, infatti, il secondo trimestre del 2019 presenta il conto di una crisi che incombeva. Quello che purtroppo pesa di più è che il calo bergamasco è superiore anche a quello della media lombarda, cosa che non accade spesso, a testimonianza di quanto il nostro tessuto economico produttivo sia legato alle esportazioni dell’industria manifatturiera. Mancano stime attendibili sul pianeta occupazione, ma le prospettive che già abbiamo segnalato, e che parlano di continue e sempre più alte percentuali di difficoltà nel reperimento di determinate figure professionali, allungano le ombre anche sul terzo trimestre“.

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