La nuda proprietà in cambio di interventi di domotica e sicurezza

Bergamo a misura di anziano

A Bergamo 10.157 ultra 65enni vivono soli. Ognuno dei quali con bisogni e domande, nella maggior parte dei casi intenzionati a non lasciare la propria abitazione, anche se ormai inadeguata alla sua età. C’è una povertà diffusa e montante, visto che quasi metà dei pensionati cittadini vive con meno di mille euro al mese. L’80% di questa fetta di popolazione è proprietaria della propria casa. Di fatto, un tesoretto che potrebbe tornare utile alle politiche sociali. In che modo? Questi anziani potrebbero cedere alle banche o a istituti finanziari la nuda proprietà dell’appartamento o dello strumento patrimoniale (mantenendone l’usufrutto vita natural durante) con il Comune a fare da garante della transazione e verificare, nel contempo, che la cifra ottenuta dall’anziano venga utilizzata anche per lavori che agevolino il permanere nella propria abitazione in modo dignitoso e sicuro.

I pensionati di Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp Uil delle sezioni di Bergamo tornano così a chiedere interventi per “una città a misura di anziano”, pamphlet politico sindacale in molta parte accolto dal programma del rieletto sindaco Gori. I sindacati dei pensionati hanno infatti condotto, durante l’ultima campagna elettorale, una serie di incontri con i candidati sindaco, ricevendo attenzione e assicurazioni sulle proposte che da un biennio stanno avanzando. “Nel programma elettorale di Gori molte delle nostre proposte hanno trovato dignità di scelta politicasottolineano Aldo Guarnone (Fnp Cisl), Sergio Marletta (Spi Cgil) e Lia Selogni (Uilp Uil) -. Adesso vorremmo vedere uscire dalle carte e diventare azione urbanistica  e amministrativa gli interventi sulle barriere architettoniche e operazioni edilizie per ristrutturazioni che, anche grazie alla domotica e alle nuove tecnologie, permettano a molti anziani di restare a casa propria, grazie a politiche di sostegno alla domiciliarità”.

La condizione anagrafica della città, soprattutto del centro storico, è ben nota. L’incidenza della popolazione anziana è crescente e sempre più prevalente.I pensionati di CGIL CISL UIL – continuano i tre segretari – hanno avanzato, con la conferenza di marzo e il volume che raccoglie due anni di ricerche e proposte, alcune idee utili a affrontare le situazioni di disagio che le nostre sezioni hanno intercettato e che andrebbero comunque a favore di ogni condizione di difficoltà, a prescindere dall’età. Oggi ci permettiamo anche di avanzare una soluzione: tramite l’utilizzo della proprietà immobiliare, si libererebbero risorse che potrebbero andare a agevolare ristrutturazioni ad hoc di abitazioni che garantirebbero sicurezza all’anziano e impedirebbero lo svuotamento di intere palazzine o quartieri ormai inadeguati, perché risalenti a prima degli anni ’80”.

Di fatto, la proposta delle segreterie cittadine di Fnp, Spi, Uilp prevede che il Comune, sulla scia di quanto già adottato da altre città, si faccia promotore responsabile di un soggetto finanziario in grado di gestire lo scambio di interventi di sostegno sul domicilio e la proprietà, come soggetto garante. Ciò permetterebbe di svecchiare il patrimonio immobiliare della città e di mantenere al domicilio tutti gli anziani autosufficienti.

Iniziative di questo tipo– concludono i tre sindacalisti –, insieme a politiche urbanistiche, di sostegno a negozi di vicinato, al potenziamento di servizi di prossimità e all’abbattimento di barriere architettoniche favorirebbe il mantenimento di una residenzialità che rimane alla base di socializzazioni che permettano la crescita umana e culturale di ogni paese”. Dalle segreteria cittadini dei sindacati dei pensionati è già stato richiesto un incontro con l’Amministrazione per proseguire nel confronto.

Potrebbe piacerti anche

Archivi

Categorie

Tags: ,

Altri post simili