8 Marzo 2019 – Giornata internazionale della Donna

L’8 marzo è la Giornata Internazionale della Donna, e il sindacato Cisl Bergamo e le sue categorie hanno organizzato una serie di eventi per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo.

GLI APPUNTAMENTI
1) Il convegno Welfare di comunità,  esposizione dei lavori di cura e contrattazione decentrata(venerdì 8 marzo – 9.30, sede Cisl Bergamo);

2) L’immagine femminile, con l’incontro organizzato da FISASCAT, “Non siamo il frutto proibito” (venerdì 8 marzo – 14,30, sede Cisl Bergamo). L’iniziativa è in continuità con il percorso avviato dalla progettazione di Forza Fragile e dell’attenzione alle discriminazioni e alle violenze di genere, punta invece sulle dinamiche che producono atteggiamenti sessisti. “Non vi è dubbiodice Terry Vavassori, segretaria della categoria del commercio e terziario – che l’immagine delle donne proposta dai media sia anch’esso un aspetto importante che influisce nei comportamenti quotidiani. Nella pubblicità, nella scuola, nella normativa, il più delle volte si propone la donna solo come oggetto sessuale, nel solo ruolo di cura e al servizio dell’uomo. L’analisi e la consapevolezza che l’immagine distorta della donna sia una parte importante del problema della discriminazione è per noi determinante per raggiungere l’obiettivo di una vera integrazione e del rispetto della donna in tutti gli ambiti, lavorativo compreso”.

3) La proiezione del film  al Cinema Conca Verde La casa dei libri. Ingresso libero fino a esaurimento posti (venerdì 8 marzo – 21, Cinema Conca Verde – Bg)

4) La rappresentanza in un’organizzazione come il sindacato, con il Consiglio generale della FEMCA, dedicato a “Genere e generazioni: itinerari per l’inclusione” (venerdì 15 marzo – 9.30, Società Agricola La Campanina di Zanica). La categoria di tessili e chimici presenterà storia e percorso sindacale delle donne che nell’organizzazione lasciano quotidianamente il segno: chi in fabbrica, come Milena, Maria e Barbara; chi nella formazione, come Cinzia e Daniela; chi negli aspetti organizzativi del sindacato, come Candida, Daniela e Monica, e chi negli aspetti politici della rappresentanza e della contrattazione, come la segretaria nazionale Nora Garofalo, che concluderà l’incontro.

VERIFICARE TRAGUARDI E MANCATE CONQUISTE
La Cisl Bergamo ritiene doveroso, in questa ricorrenza, verificare traguardi e mancate conquiste, in un settore, quello del lavoro, nel quale la presenza delle donne è ancora sensibilmente ostacolata, da un’organizzazione del lavoro prettamente maschile e da legislazioni non ancora del tutto adeguate.Stiamo praticamente buttando nel cestino  – precisa Catia Dezio, responsabile Coordinamento Donne Cisl Bergamo – la parte di popolazione che si laurea di più e meglio; questi sono i dati delle nostre università. Infatti per ogni 100 maschi iscritti alle università, ci sono 136 donne: il 59% della popolazione femminile conclude gli studi, contro il 41% di quella maschile. Il dato eclatante è che il 60% dei laureati con lode è rappresentato da donne”, 

Sono sempre di più le donne costrette a lasciare il mondo del lavoro per occuparsi dei figli o comunque della cura della famiglia – continua Dezio – .Per chi non lo fa, il part-time è l’unica forma di conciliazione fra tempi di lavoro e vita, e purtroppo in alcune realtà, come nel lavoro a turni sulle 24 ore, molto difficile da ottenere. Il Part Time spesso è una scelta obbligata e non volontaria della donna, perché sempre più spesso sono le stesse aziende a proporre alle donne il tempo parziale, oppure perché è l’unica scelta da fare per conciliare il lavoro, e quindi garantirsi un minimo stipendio e una futura pensione, e allo stesso tempo riuscire ad accudire i figli e i genitori che hanno bisogno di cure. Le donne non solo continuano a pagare con il lavoro e la possibilità di fare carriera, la scelta della maternità, in quanto devono occuparsi prima dei bambini, poi dei genitori anziani”.

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