Formazione e sicurezza con la scuola degli RLS alla Cisl Bergamo

Formazione e sicurezza

Con la pubblicazione del Report INAIL si conclude il 2018 degli infortuni sul lavoro. Un anno particolarmente nefasto per Bergamo, che ha dovuto contare 20 morti (il 25% in più, mentre il dato nazionale cresce del 10%), quasi 14.000 infortuni e oltre mille denunce per malattie professionali, un terzo del totale regionale. Sullo stesso anno, ATS Bergamo conteggia 6 morti avvenute in cantieri o stabilimenti presenti sul territorio provinciale.

Senza dimenticare nessuno, da questo dato dobbiamo partire nell’educazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti specifici, gli RLS, per i quali abbiamo avviato un corso di educazione e formazione e istituito uno sportello dedicato, “Sportello Sicurezza”, con lo scopo di far germogliare una cultura e un’attenzione nuova e diversa in relazione alla sicurezza sul lavoro”. Così si è espresso Danilo Mazzola (Segretario Cisl Bergamo) che ha tenuto a battesimo la prima lezione del corso dal tema “Ruolo dei RLS, la loro agibilità in rapporto alla gerarchia aziendale e ai soggetti della prevenzione aziendale (rspp e medico) ed esterni (ats)”.

È stato soddisfacente – ha continuato Mazzola – vedere una grande partecipazione, con delegati provenienti da tutte le categorie. E’ la dimostrazione che il clima attorno alla sicurezza sta mutando, e i nostri RLS hanno l’esigenza di sentirsi coinvolti e partecipi su un tema così delicatoDiventa fondamentale, infatti, un’organizzazione partecipativa del lavoro. Gli infortuni sono frutto di organizzazione non attenta. Bisogna permettere ai lavoratori, alla RSU o ai RLS di partecipare alla definizioni dei cicli di produzione, e non solo per le esigenze produttive, ma a tutela della persona”. Anche su questo verterà il percorso formativo della CISL Bergamo, che lungo tutto l’anno proporrà numerosi momenti di incontro e confronto con educatori e tecnici per approfondire compiti, diritti e doveri del RLS, che dovranno, secondo la filosofia del sindacato di via Carnovali, puntare alla maggiore partecipazione in azienda possibile.

È ormai ampiamente dimostrato – ha precisato Mazzola – un forte legame tra le modalità di rappresentanza e consultazione dei lavoratori e il miglioramento dei risultati in termini di salute e sicurezza:  l’idea è che la rappresentanza e la consultazione dei lavoratori contribuiscano alle buone pratiche nella gestione della salute e delle sicurezza e al miglioramento dei risultati di salute e sicurezza, come ad esempio la riduzione degli infortuni e incidenti mortali sul lavoro. E noi vogliamo e ci impegneremo perché la formazione sia vera, e che permetta ai lavoratori di percepire di cosa si parla”.

In tal senso la collaborazione definita con Gianmario Poiatti (consulente in tema di formazione e sicurezza) sta ad evidenziare come la CISL Bergamo voglia  investire su un tema così delicato. C’è la necessità di applicare correttamente gli strumenti che già ci sono: ovvero ricondurre le nostre persone a questa consapevolezza è un impegno che deve vedere tutti protagonisti. “Infatti – ha concluso Mazzola –  la sicurezza sul lavoro è garanzia della vita delle persone e del futuro delle aziende. Non ci stancheremo mai di pretendere che il lavoro sia sicuro, che vengano rispettate tutte le prescrizioni che spesso vengono ignorate o aggirate, cosa che in tanti casi i lavoratori sono costretti ad accettare a causa della necessita di garantirsi un reddito. La sicurezza sul lavoro non fa ancora parte del “dna” di tutte le imprese”.


Infortuni in Lombardia e a Bergamo

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