Sindacati pronti a costituirsi parte civile per i fatti di Treviglio

Dopo il dolore e i primi messaggi di cordoglio, i sindacati provinciali tornano sul doppio infortunio mortale avvenuto alla ECB Company di Treviglio che è costato la vita, nel giorno di Pasqua, a due lavoratori: Giambattista Gatti e Giuseppe Legnani. “Siamo pronti, insieme a CGIL, CISL e UIL, a costituirci parte civile nel processo – hanno dichiarato Giovanni Locatelli di FAI-CISL e Martina Dini della FLAI-CGIL”.

Un’ora di sciopero nel giorno dei funerali

Nel giorno dei funerali delle due vittime – continuano i sindacalisti – proclameremo un’ora di sciopero in solidarietà e di denuncia, e per permettere a tutti i colleghi di partecipare alle esequie”. I sindacati confederali CGIL, CISL e UIL sottolineano l’importanza di essere al fianco dei sindacati di categoria nella costituzione di parte civile.  “In questo 2018 sono già troppe le morti sul lavoro e gli infortuni gravi invalidanti accaduti nella nostra provincia. Chiediamo – concludono Locatelli e Dini – che il Protocollo appena firmato in Prefettura entri subito in vigore e, nel coinvolgere tutti i soggetti, subisca un’accelerazione e produca effetti prima possibile – tornano a ripetere i sindacalisti. Non ci potremo mai definire un paese civile mentre contiamo anche solo un morto sul lavoro“.

Riunione straordinaria dell’Ats l’11 aprile

Intanto, il Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’ATS di Bergamo ha annunciato la riunione straordinaria fissata per mercoledì 11 aprile dalle ore 10 alle ore 12 presso l’aula Morelli nella sede ATS di Via Borgo Palazzo 130 a Bergamo. Con le due vittime di Treviglio, salgono a 151 i morti sul lavoro in Italia dall’inizio dell’anno (nel primo trimestre del 2017 erano stati, invece, 113). Si tratta del quattordicesimo infortunio mortale in Lombardia da inizio 2018, senza contare gli infortuni in itinere, come nel caso delle tre donne morte nell’incidente ferroviario di Pioltello. La situazione nazionale non è certo migliore, con i due operai morti nell’esplosione di una cisterna a Livorno, i pompieri morti in servizio in Sicilia, l’incidente mortale a Bologna subito da un operaio durante i lavori di adeguamento della linea aerea.

Necessità di capire il perché dell’incidente

I lavoratori sono veramente provati: quello che è successo domenica li ha lasciati senza parole e senza forze. Sentono il bisogno di capire cosa sia successo, perché è inconcepibile che si muoia sul posto di lavoro”. E’ il commento di Giovanni Locatelli, segretario FAI CISL Bergamo, al termine dell’assemblea dei lavoratori della ECB di Treviglio svolta mercoledì mattina. “Abbiamo chiesto all’azienda di fissare un incontro: i lavoratori hanno il diritto di sapere perché è successo l’incidente, e noi riteniamo assolutamente prioritario che questo accada. Chiederemo anche di intensificare le azioni di prevenzione e educazione alla sicurezza, le cui spese devono rientrare nel panorama degli investimenti e non dei costi”.

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