Oriocenter, oggi il presidio dei lavoratori

Si è concluso il presidio di lavoratori, delegati e sindacalisti di Oriocenter, che si è tenuto attorno alla fontana dell’ingresso ovest del centro commerciale alle porte di Bergamo. La protesta contro le aperture natalizie sta scaldando i motori in vista dello sciopero della ristorazione a Orio per il giorno di Natale e prima dello sciopero provinciale della grande distribuzione – e anche di tutti i negozi del mall – proclamato per il 26 dicembre.

Il media 40% delle adesioni

Il presidio, organizzato dalle 12.00 alle 14.30 del 22 dicembre da FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTUCS-UIL di Bergamo, si è tenuto nel giorno dello sciopero nazionale dei dipendenti delle aziende aderenti a Federdistribuzione (ad esempio, le catene Auchan, Esselunga, Iper, Coin, Oviesse, Carrefour, …) e della Distribuzione cooperativa(Coop …). Secondo i sindacati in tutta la provincia di Bergamo la mobilitazione per i due contratti ha registrato in media il 40% delle adesioni fra i lavoratori del settore. La protesta di Oriocenter è confluita, dunque, in quella più ampia per il rinnovo dei due Contratti nazionali, entrambi attesi da circa quattro anni.

La presa di posizione di Furlan e Camusso

I mancati rinnovi – hanno spiegato i sindacalisti – e i prolungati ritardi provocano un grave danno economico e contributivo, visto che gli aumenti erogati unilateralmente da queste aziende sono nettamente inferiori (di circa 1.000 euro, in full time di quarto livello) rispetto a quelli erogati secondo il Contratto nazionale del Terziario, Distribuzione e Servizi sottoscritto da Ascom e Confesercenti”. Ora tutta l’attenzione si sposta al giorno di Natale e al primo dei due scioperi natalizi proclamati in Oriocenter, a sostegno dei quali oggi è intervenuta il segretario generale della CISL Annamaria Furlan con una lettera dei giorni scorsi sui quotidiani locali e anche il segretario generale della CGIL Susanna Camusso, che ha raggiunto al telefono i manifestanti in presidio.

L’appello alla clientele

Esaurite le vie diplomatiche, non resta che utilizzare ogni mezzo possibile” avevano detto di fronte a delegati e lavoratori, lunedì scorso, i segretari generali Mario Colleoni di FILCAMS-CGIL, Alberto Citerio di FISASCAT-CISL e Maurizio Regazzoni di UILTUCS-UIL di Bergamo. In quell’occasione i sindacalisti avevano invitato anche i clienti a una ferma presa di posizione contro le aperture indiscriminate: “Un flop di accessi e di incassi nei giorni di festa aiuterebbe le rivendicazioni dei lavoratori di servizi che non sono certo essenziali. La libertà di impresa non deve contrastare con la libertà individuale di poter festeggiare ricorrenze, laiche o religiose che siano, che permettono alle persone di fermarsi a riposare”.


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