Il lavoro che cambia

Il Ministero del Lavoro ha recentemente tenuto un tavolo di confronto con le parti sociali finalizzato ad aprire una riflessione ed una serie di proposte sul tema del lavoro che cambia, sotto le spinte della digitalizzazione, della demografia e delle nuove forme di organizzazione del lavoro stesso.

Ne è scaturito un primo documento ufficiale (vedi allegati) che costituisce la base di proposte sul tema che il Ministero stesso ha già consegnato all’Organizzazione Internazionale per il Lavoro (che in occasione del proprio centenario ha aperto un confronto internazionale in materia) e che intende portare alla riunione del G7 sul lavoro che si terrà a Torino alla fine di settembre prossimo.

Il documento, dopo una lunga premessa, si concentra su proposte e linee guida per intervenire sulle questione della disoccupazione tecnologica, del rafforzamento delle competenze dei lavoratori, della qualità dell’occupazione, dell’occupazione giovanile, dell’economia delle piattaforme, sul potenziamento del welfare di sostegno e sulle dinamiche migratorie e relative all’invecchiamento della popolazione.

 

Lo stesso recepisce, a seguito anche dell’esito di diversi incontri tenuti in specifico con le organizzazioni sindacali, proposte e linee di intervento che la Cisl ha elaborato durante il percorso congressuale.

La Cisl è convinta che il dibattito attorno ai cambiamenti del lavoro, e conseguentemente alle azioni di promozione e di tutela anche innovative che vanno messe in campo, è destinato a caratterizzare sempre più il confronto tra le parti sociali e tra queste e i soggetti pubblici.


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