Adiconsum contro il nuovo telemarketing

“Buttati al vento anni di scontri con i call center, anni di istruzioni agli utenti su come difendersi dal telemarketing selvaggio, vertenze vinte e tanto altro. Con questo decreto, sconcerto e preoccupazione sono i sentimenti che prevalgono”. Mina Busi, presidente di ADICONSUM Bergamo, commenta così l’accordo sul testo del DDL Concorrenza, che “elimina il requisito del consenso preventivo per le chiamate promozionali, ‘liberalizzando’ il fenomeno del telemarketing selvaggio e prevedendo come unica forma di tutela dell’utente la possibilità di rifiutare le sole chiamate successive alla prima”.

Si torna alla giungla

Giungla, dunque, più volte denunciata dalle associazioni dei consumatori. “Ben venga l’accordo per riportare in Italia il lavoro dei call center, che permette all’utente di poter dialogare in modo più comprensibile con un interlocutore italiano, ma la deregulation sulla privacy e sulla libertà di importunare chicchessia, a qualsiasi ora proprio non ci va giù”.

Anche minacce e insulti al telefono

Solo pochi giorni fa, ADICONSUM Bergamo aveva denunciato il massiccio intervento dei call center per conto di compagnie dell’Energia che vendevano (o cercavano di farlo) contratti illegalmente e a volte minacciosamente: “Solo nell’ufficio di Bergamo, e solo negli ultimi due mesi, le telefonate di cittadini, per lo più anziani, che riferivano anche di minacce e insulti, sono state diverse decine, senza contare le denunce di violazione della privacy, nonostante l’adesione al registro delle opposizioni”.

SL’appello al Ministro Calenda

Ritorna, dunque, l’incubo di essere contattati per proposte commerciali senza alcun tipo di filtro continuerà a sussistere. “Con un gesto di spugna si cancellano tutte le lotte al telemarketing selvaggio, rendendo il settore una vera e propria giungla dove il cittadino sarà totalmente indifeso”. ADICONSUM ha rivolto nelle settimane scorse un appello al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda per l’apertura di un tavolo tecnico urgente con il Consiglio nazionale consumatori e utenti (CNCU), per definire in maniera risolutiva il problema del telemarketing selvaggio.Un appello che auspichiamo non rimanga lettera morta, onde evitare di rendere più difficile il contrasto alle violazioni”.

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