Primo Maggio 2016: manifestazione a Bergamo

La manifestazione di Cgil Cisl e Uil del Primo Maggio si svolgerà, come di consueto, partendo dal piazzale della stazione Ferroviaria. L’inizio del corteo è previsto per le 9,30 circa. L’intervento principale quest’anno compete alla Cgil e sarà svolto da Luigi Bresciani, mentre Ferdinando Piccinini introdurrà, Amerigo Cortinovis presiederà. Sono inoltre previsti due interventi che testimonieranno lo svolgimento delle vertenze aziendali Italcementi e Pigna.


CONTRATTAZIONE

L’esigenza che il Paese sappia cogliere i timidi segnali di ripresa, derivanti in massima parte da fattori esterni alla nostra economia, richiedono la definizione di un nuovo progetto di relazioni industriali per l’intero mondo del lavoro e dell’impresa, in grado di affermare il ruolo delle parti sociali come elemento fondante di democrazia, di tutela e miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, oltre che di promozione della crescita economica e sociale del Paese. Il nuovo sistema di relazioni industriali che CGIL, CISL e UIL propongono al confronto di tutte le associazioni di impresa poggia su tre pilastri: la contrattazione, la partecipazione, le regole.


OCCUPAZIONE

Il ritardato ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e la prolungata permanenza al lavoro dei lavoratori più anziani anche per effetto della riforma Fornero sulla previdenza non aiutano la ripresa dell’occupazione.
A BERGAMO
In recessione ormai da più di sei anni, quella dell’Italia è una situazione difficile. Un forte rallentamento ha colpito anche l’economia bergamasca dove il numero delle imprese attive è diminuito per la prima volta dopo oltre dieci anni, con saldi negativi nell’edilizia, nel commercio e nella manifattura. Nonostante i timidi segnali di ripresa, in Provincia di Bergamo vi sono 28mila persone in cerca di lavoro e 35mila giovani dai 15-29 anni che non studiano né lavorano. In provincia di Bergamo vi sono situazioni di crisi aziendali particolarmente gravi: Italcementi e Pigna solo per fare due esempi, dove centinaia di lavoratrici e lavoratori rischiano il posto di lavoro. Occorre invertire questa tendenza e riprendere la via dello sviluppo con investimenti e formazione mirata, rilancio del manifatturiero con produzioni innovative. La strada che può condurre alla ripresa e allo sviluppo del tessuto produttivo a Bergamo passa anche attraverso un nuovo patto tra sistema formativo e sistema produttivo per rendere coerenti gli indirizzi formativi con le esigenze del mondo della produzione e dei servizi.


PENSIONI

Agli anziani le pensioni, ai giovani il lavoro. Non si può più rinviare il tavolo di confronto tra governo e parti sociali per la riforma delle pensioni. Se l’esecutivo non aprirà la vertenza sulle pensioni vi sarà mobilitazione generale da parte di CGIL, CISL e UIL. La riforma Fornero è sbagliata perché si va in pensione fino a settant’anni, più tardi di tutti i Paesi europei e questo non possiamo più tollerarlo. Gli obiettivi principali sono quelli della flessibilità in uscita e della rivalutazione delle pensioni. Occorre tener conto che l’aspettativa di vita non è uguale per tutti e chi fa lavori usuranti deve poter andare in pensione prima.


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