Un libro sostenuto dalla Cisl Bergamo sulla figura di don Primo Mazzolari

figura di don Primo Mazzolari

«Voler bene ai poveri è un rischio» è il titolo del libro scritto dalla ricercatrice Barbara Curtarelli sulla figura di don Mazzolari e presentato ieri pomeriggio nel salone Riformisti della Cisl. Francesco Corna, segretario generale della Cisl di Bergamo, ha introdotto i contribuiti dell’autrice, oltre a quelli di Federica Bruletti, segretario generale della Fondazione Comunità Bergamasca; monsignor Arturo Bellini, presidente della Fondazione Monsignor Spada; Paolo Trionfini della Fondazione don Primo Mazzolari e Aldo Carera, presidente della Fondazione Pastore.

«È importante per noi – ha detto Corna –ricordare le nostre radici sociali in modo oggettivo attraverso la ricerca storica, anche per riflettere sul presente e guardare al futuro. La storia di Bergamo si intreccia con quella dell’impegno della Chiesa e dei preti che hanno avuto anche problemi con le gerarchie e che avevano contatti come le leghe bianche. Ricordiamo due vertenze storiche, quella a Ranica con lo sciopero del 1909 e alla Dalmine nel dopoguerra».

L’autrice ha spiegato come abbia indagato i rapporti tra don Mazzolari e Bergamo, in particolare con don Andrea Spada, direttore de L’Eco di Bergamo: «Fondamentali gli articoli presenti nell’archivio digitale del quotidiano, in cui don Primo affrontava temi di carattere sociale, politico, religioso. Don Spada e don Primo condividevano idealità e l’opinione che il mondo cattolico non avesse una proposta sociale, tanto che le masse si rivolgevano alla sinistra. Tra le personalità bergamasche con cui don Primo aveva stretto legami significativi spiccano il Vescovo Adriano Bernareggi, monsignor Loris Capovilla, il maestro Aldo Rizzi e don Giovanni Antonietti che dai suoi scritti traevano, come ebbero a dire, forza e consolazione». Anche con don Angelo Roncalli, don Primo aveva molti elementi in comune: l’origine contadina, l’educazione in un clima spirituale, la tendenza ad aprirsi al mondo guidati dalla fede e dalla carità. Il testo di Curtarelli ha ampliato la conoscenza su don Mazzolari aprendo anche a possibili approfondimenti.

Bruletti ha evidenziato come le figure di don Mazzolari e don Spada, uomini liberi e coraggiosi, esprimano ideali e valori che sono quelli su cui si basano i progetti sostenuti dalla Fondazione, innanzi tutto la vicinanza agli emarginati per combattere povertà e disuguaglianze. Nel suo intervento don Bellini ha raccontato del particolare rapporto di amicizia tra i due sacerdoti: «Tra i due don Mazzolari appare l’innovatore, don Spada il conservatore, ma i rami si estendono quando le radici sono salde. Don Spada aveva lo sguardo aperto, capace di comprendere i problemi e i cambiamenti; entrambi erano vicini ai poveri, don Spada matura la sua attenzione al Patronato con don Bepo Vavassori, che lo segnala al Vescovo Bernareggi come direttore de L’Eco alla cui guida rimane per 51 anni. Qui trovano spazio gli articoli di don Primo, che spesso sono scomodi».

«Profeta, pacifista, utopista, polemista: sono tante le etichette affibbiate a don Primo – ha detto Trionfini –, ma soprattutto fu prete obbediente al Vangelo. Nella Chiesa fu in posizione periferica come parroco di Bozzolo, e centrale con le sue parole provocatorie per una rivoluzione cristiana. Filo rosso il tormento per l’assenza della Chiesa nelle grandi questioni sociali».

Carera ha chiuso l’incontro ricordando il legame tra don Primo e il mondo sindacale della prima generazione di cislini; si tratta di una condivisione di valori come democrazia, giustizia sociale, laicità, umanità in un abbraccio ecumenico ampio: «L’incontro avviene nella necessità anche per il sindacato di avere una dimensione profetica per cambiare le cose, credendo nella giustizia e libertà e pagando anche di persona per esse». 

Articolo di Laura Arnoldi pubblicato su l’Eco di Bergamo il 23 gennaio 2024

La traccia audio degli interventi:
Francesco Corna, segretario generale della Cisl di Bergamo
Barbara Curtarelli, autrice del libro
Federica Bruletti, segretario generale della Fondazione Comunità Bergamasca
monsignor Arturo Bellini, presidente della Fondazione Monsignor Spada
Paolo Trionfini della Fondazione don Primo Mazzolari
Aldo Carera, presidente della Fondazione Pastore.

L’intervista di Franco Cattaneo a Barbara Curtarelli pubblicata su L’Eco di Bergamo domenica 21 gennaio 2024 (clicca qui)

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