La giornata nazionale di protesta è stata confermata anche dopo l’ultimo confronto della scorsa settimana con la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone. Sarà dunque sciopero per l’intera giornata, lunedì 30 ottobre, per i lavoratori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in tutto il Paese. La mobilitazione è stata proclamata unitariamente da CISL FP, FP CGIL e UILPA UIL, con Confintesa FP, Confsal-Unsa e USB PI.
A Bergamo, si terrà anche un presidio dalle 9.30 alle 11.30 in via Tasso, di fronte alla sede della Prefettura. Al Prefetto è già stato richiesto un incontro.
“Numerose sono le motivazioni dello sciopero e le domande che al momento restano prive di risposte – hanno dichiarato Fabio D’Aniello di CISL FP, Leopoldo Chiummo della FP CGIL e Maria Rita Errante di UILPA UIL di Bergamo -. Si va dal mancato riconoscimento degli arretrati della perequazione (che invece sono stati riconosciuti al restante personale dei ministeri) e al negato adeguamento della produttività a fronte di un aumento del personale, riducendo così gli importi spettanti a ciascuno. Ancora non è stata riconosciuta l’autonomia dell’ente, il che comporta anche l’impossibilità di utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni comminate per finanziare misure a sostegno di salute e sicurezza del personale”.
Le tre sigle sindacali, a livello nazionale e territoriale, chiedono investimenti per potenziare l’Ispettorato a partire dal personale, nuove assunzioni, risorse, strumenti e banche dati per garantire con rinnovata determinazione la sicurezza sul lavoro e dire basta a morti e infortuni.